MOMO O NON MOMO?
E’ vero, le cose non vanno bene in questo nuovo anno, non sembriamo più la Fiorentina di qualche tempo fa, ma fare outing in Eurovisione mi pare troppo. Che non sia stata una settimana facile per Vincenzo Montella, e anche per tutti noi, lo sappiamo bene ma quando ha detto al Festival di Sanremo “E’ colpa mia” ho sorriso e pensato che il destino era stato beffardo con lui.
Chiaramente si trattava del titolo della canzone di Maria Nazionale, della quale era il promoter alla manifestazione, che è passata alla gara successiva e l’ammissione di colpa non era relativa al suo operato di allenatore viola ma il motivo della fine di una storia d’amore della cantante partenopea. Proprio oggi che è San Valentino!
Qualche appunto può essere sollevato al Mister, ma il nostro affetto per “l’aeroplanino” non è mutato e siamo convinti che la “nostra” storia d’amore deve ancora dare i frutti di quanto assaporato qualche mese fa.
Alcuni personaggi, dei quali eravamo pazzamente innamorati, stanno passando un periodo di appannamento e aspettiamo a gloria di poter tornare ad osannarli. Roncaglia, Rodriguez, Aquilani, Jovetic, Viviano, chi per un motivo chi per un altro hanno tutti il tempo di riprendersi la forma e la stima di noi tifosi. Visti i nuovi arrivi ci potrebbero essere possibilità di cambiamenti ma resta il dubbio che la panchina non sempre cura e risolve le difficoltà di rendimento. Il presente ci rasserena almeno per quel che riguarda un settore nevralgico della squadra, cioè il centrocampo dove, contro la Juve, avevamo veramente poche scelte. Per domenica, oltre a Migliaccio ed Aquilani che hanno scontato le squalifiche, è arrivato anche Sissoko che porta in dote esperienza e forza fisica. Da una parte c’è da essere felici perché, oltre alla classe e ai piedi fini, adesso ci sarà anche un po’ di sana cattiveria, di contro c’è da far capire al nuovo arrivato che non veste più la casacca bianconera e che non c’è necessità che faccia a gara di cartellini con Pizarro.
Contro l’Inter non sappiamo se sarà in campo e lasciamo Montella a sfogliare la margherita del dilemma, molto romantico, “Momo o non Momo”!
Chiunque sarà della partita credo abbia ben presente che c’è bisogno di un guizzo d’orgoglio con una grande interprete, qual è la squadra nerazzurra, che oltretutto è una diretta concorrente nella corsa all’Europa e che, perdere anche questo treno, potrebbe comprometterne il raggiungimento, non tanto matematicamente ma dal punto di vista psicologico. Nel giorno che festeggia l’amore i pensieri non possono che essere positivi e pertanto, come recita il finale di un nuovo coro della curva, “…ti amo Fiorentina, ale’”.
La Signora in viola