MAI COSI' IN BASSO
Scusate, ma non ricordo un punto più basso toccato dalla Fiorentina. E non parlo solo di classifica. Non lo ricordo almeno da quando frequento lo stadio (più o meno dal 1976, giocava ancora il povero "saponetta" Mattolini...) E non solo perche' si e' perso contro l'ultima in classifica. E scusate anche se uso la prima persona nello scrivere (sarebbe buona regola del giornalismo usare sempre il plurale maiestatis) ma "una tantum" ritengo che certi concetti si debbano fare propri, e se espressi in prima persona hanno più forza, più credibilità. Ma andiamo con ordine. Io le mie scuse le ho esaurite, ora vorrei sentire le scuse di qualcun altro: Della Valle, Corvino, Cognigni, i giocatori. E invece ho sentito solo quelle di Delio Rossi, proprio quelle di cui non sentivo il bisogno. Mai così in basso ho titolato, e' dalle 16,45 (da quando l'approssimativo signor Calvarese ha fischiato il "de profundis") che mi sforzo, ma non ricordo un punto più basso vissuto negli ultimi 35 anni della storia viola. C'è un dato che rende questo momento il peggiore della storia della Fiorentina: il disamore della gente. Non si era mai visto un tale distacco, una tale apatia, una tale lobotomizzazione del tifo, una curva "Fiesole" a chiazze, una "ferrovia" vuota come in questo periodo. E ancor più grave è il prolungarsi di questa disaffezione, vedendo poi che nessuno fa niente per porre fine a questo lento stillicidio (ne butto là un paio: dimezzare il costo dei biglietti? Fare promozione nelle scuole? Far entrare gratis allo stadio i bambini sotto gli undici anni?) Eh già, perchè come avrà capito qualcuno, non siamo di primo pelo e ne abbiamo viste di Fiorentine "povere". Povere ma belle. Povere ma con la consapevolezza di esserlo, pronte a dare l'anima in campo ed anche qualcosa di più. Dal 1976 ho visto Gola e Bertarelli, Zuccheri, Zagano, Ricciarelli e Bruzzone. Lelj, Tendi, Sella e Pagliari, Rossinelli e Venturini. Poi sono arrivati i Pontello, ma non sono mancati i Gianfilippo Reali, i Novellino 2°, Moz, Pascucci, Rocchigiani, Bosco e Rebonato. Mi fermo quì (e siamo solo a fine anni 80'...) perchè se scaviamo in C2 si comincia con gli Hutwelker, i Bochù e (scusate la rima) non finiamo davvero più.
Dal 1976 ho visto una quasi retrocessione (1978), le Fiorentine imbarazzanti di Bersellini e Giorgi, quella noiosissima di Lazaroni, una retrocessione vera e propria (1993), un fallimento, un nome assurdo (Florentia Viola) per una maglia altrettanto assurda (bianca con fascia viola), ed una categoria che più assurda non si può (la C2). Insomma...di tutto di più. A pensarci bene la sconfitta di Grosseto, il 27 ottobre 2002, con la Florentia Viola che scivola undicesima, con i tifosi che lasciano in anticipo lo stadio e con Vierchowod esonerato, forse si può paragonare all'attuale momento. Però allora c'erano da poco i Della Valle a dare una speranza, e poi solo chi tocca il fondo può risalire. Oggi siamo vicini al fondo, solo la mediocrità del campionato italiano ci preserva da brutte sorprese, sopratutto siamo senza i tifosi e senza i Della Valle. Andrea si palesa con aria smarrita, rantola qualcosa di indefinibile, snocciola il consueto rosario di promesse misto a buone intenzioni, per poi tornare nella sua Casette d'Ete. La gente di Firenze assiste inerme, si asserraglia davanti alla tribuna, urla qualcosa e poi torna a casa con la coda tra le gambe. Un tempo, anche nei momenti peggiori, c'è stata sempre la speranza in qualcosa: Antognoni, Pontello, Baggio, Cecchi Gori, Della Valle che voleva dire finalmente rinascita. Oggi invece niente di tutto questo...
E poi lo stadio vuoto, ecco cosa rende questo il punto più basso rispetto agli anni bui. Quando c'erano i vari Gola, Bertarelli e Zuccheri c'erano sempre 40.000 persone allo stadio. Quando nel '78 ci siamo salvati all'ultima giornata, col Genoa c'erano 45.000 persone. Quando battemmo il Foggia 6-2 e nonostante tutto finimmo in serie B, al "Franchi" c'erano 40.000 persone. Quando abbiamo giocato la "prima" col Castel di Sangro in C2 c'erano 30.000 presenze con 17.000 abbonati. E via andare, senza contare la sera di Fiorentina-Bayern con Diego in tribuna ed il cuore gonfio di speranza. Oggi contro il Lecce c'erano 5.450 paganti (così tanti? Sembravano molti meno, ma così recita la distinta ufficiale...), che con i 13.024 abbonati fanno 18.474 spettatori totali. Con l'Atalanta (giocata sotto le feste e di sabato alle 18) furono in tutto 15.812 con la miseria di 2.788 paganti, quasi il minimo storico. E pensare che il 18 maggio 1996 erano in 40.000 anche se la partita si svolgeva a 300 chilometri di distanza... Certo c'è la crisi, l'offerta televisiva, ci sono i tornelli, la tessera del tifoso, c'è l'Osservatorio e le sue cervellotiche restrizioni... Tutto vero, tutto giusto. E' altrettanto vero che non c'è più un progetto, non c'è un presidente, forse neppure un direttore sportivo, è sbiadito anche il "patto per Firenze", oggi in tribuna non c'era neppure il sindaco (forse qualcuno crede ancora nella cittadella?) C'è un allenatore, quello sì. Una sorta di uomo solo al comando, sì...proprio l'unico che, per ora, ha avuto la forza di scusarsi. Puetroppo però non c'è più la Fiorentina, questa è la sola, triste verità.