LA VITTORIA ARRIVA DALLA PANCHINA. TUTTI I CAMBI (DECISIVI) DI MONTELLA
Tre cambi in 90', tre cambi decisivi... non capita tutti i giorni. Questo deve aver detto Montella, tra se e se, ripensando alla domenica bestiale vissuta al Franchi. E del resto basta scorrere l'azione dell'86': Romulo imposta, El Hamdaoui rifinisce per Mati che nasconde il pallone al limite dell'area e lo fa filtrare. Triangolo con Mounir, carambola che favorisce ancora Romulo (non si sa perchè il brasiliano fosse lì, ma si sa... lui è un anarchico) colpo sotto e gol. Fiorentina-Torino 4-3, il delirio può cominciare. Fateci caso: Mati Fernandez che al 63' rileva Ljajic, Romulo che al 73' rileva Aquilani, El Hamdaoui che all'81' rileva Larrondo. Mati, El Hamdaoui, Romulo, proprio loro... i tre protagonisti del gol vincente. Il gol che avvicina il Milan, il gol che regala una speranza, un sogno. E si sa, i sogni aiutano a vivere meglio.
ABILITA' O FORTUNA? Si apra il dibattito: Romulo che entra e decide la partita...fu abilità o buona sorte? Montella è più bravo o più fortunato? Intuito, preveggenza o solo fortuita coincidenza? Ai posteri l'ardua sentenza (fa anche rima). Noi possiamo solo attingere ai numeri e tracciare un excursus dell'aeroplanino, riguardo ai cambi, alle variazioni tattiche. Andiamo con ordine: 1) Nelle 37 partite dirette dalla panchina (33 di campionato, 4 di coppa Italia), Montella ha sempre effettuato 3 cambi ad eccezione di tre occasioni nelle quali ha cambiato due soli giocatori: 1 in Tim Cup col Novara, due in campionato ad Udine e Catania. 2) E' successo 7 volte che un giocatore subentrato a partita in corso abbia realizzato un gol. In due occasioni sono stati realizzati gol decisivi: El Hamdaoui col Torino fuori casa, Romulo col Torino in casa. Quindi Toni due volte (Catania e Lazio al Franchi), El Hamdaoui in esterna con Milan e Roma, Larrondo a Bergamo con l'Atalanta. El Hamdaoui risulta il giocatore più efficace dalla panchina con tre gol realizzati. Da segnalare come il gol del 2-0 di Toni contro la Lazio alla 9° giornata, seppur non decisivo, risulto' importantissimo per chiudere la partita contro una Lazio arrembante (anche se ridotta in 9 uomini). 3) Almeno altre tre volte, giocatori che subentrano dalla panchina, hanno cambiato la partita pur senza andare in gol. Alla 1° giornata contro l'Udinese, Cuadrado al posto di Cassani ed El Hamdaoui per Ljajic cambiarono l'inerzia del match, per non parlare di Aquilani che, entrato al 78', fornì al 91' l'assist decisivo per Jovetic con un lancio da 40 metri. Alla 9° contro la Lazio in casa: si rivela importantissimo l'ingresso di Aquilani che serve a Toni l'assist per il gol del 2-0. Alla 27° in Fiorentina-Chievo: Montella riequilibra la squadra mettendo Romulo per Ljajic, passa al 3-5-2 e col doppio centravanti (Larrondo per Jovetic, più Toni) vince la partita. Alla 31° col Milan in casa, dopo l'espulsione di Tomovic, resiste alla tentazione Toni, mette Romulo al posto di Jovetic e riequilibra il centrocampo. Alla fine sarà un 2-2 miracoloso. Fino al filotto di ieri: Mati, El Hamdaoui, Romulo... e la Champions è lì ad un passo.
NON E' TUTTO ORO... Va anche detto che Montella ha spesso sbagliato la formazione iniziale, per poi rimediare a partita in corso. I casi più clamorosi sono stati appunto il primo tempo col Chievo in casa alla 27°: un 4-3-3 iniziale, sbilanciato, con Toni punta statica e centrocampo consegnato ai clivensi. Il primo tempo di Bergamo con l'Atalanta quando prova un avventuroso 4-2-3-1 con Aquilani e Borja Valero avanzati e fuori posizione. Montella rimedia col 4-3-3 della ripresa, e sopratutto azzecca gli inserimenti di Ljajic e Larrondo. Poi altri errori sparsi: l'approccio inesistente di Cagliari con Jovetic prostrato dall'impegno infrasettimanale col Montenegro (sostituito infatti dopo mezzora) e Cuadrado sotto tono (nonostante il gol dell'1-2) che risente palesemente del jet-leg. Ancora Jovetic protagonista col Milan, non ancora al meglio e comunque rischiato, sostituito dopo soli 45'. Infine le marcature "leggere" (o totalmente inesistenti) su Totti e Pirlo contro Roma alla 16° e Juve alla 24°, la sorpresa tattica di Pioli che a Bologna, nel secondo tempo, sposta Diamanti sulla sinistra e vince la partita.
CONSIDERAZIONI FINALI - Vincenzo Montella è un allenatore a cui piace cambiare la Fiorentina in corsa. Magari risulta "talebano" nello schieramento di partenza, nell'atteggiamento, nell'impostazione tattica di base (anche così si spiega il rifiuto per la marcatura a uomo su Totti e Pirlo, ma anche su Diamanti...) però sa correggersi a partita in corso. A nostro parere i suoi ravvedimenti hanno portato dagli otto ai dieci punti in classifica. Può migliorare nell'approccio alla partita, nel capire, intuire quando un giocatore è in grado di giocare o meno (a prescindere da cosa dice il giocatore stesso). E' successo un paio di volte con Jovetic, con Cuadrado, con Roncaglia e Viviano. Comunque va bene così, la classifica è li a testimoniarlo. E come si suol dire, avercene come Vincenzo...