DUE GOL ALLA JUVE...TRA GIOIA E DOLORE
Stranezze del calcio. Il Fiorentina-Juventus più celebrato, più ricordato, quello rimasto più impresso nell'immaginario collettivo (esageriamo? Comunque uno dei più...) non coincide con una vittoria bensì con un pareggio. Un 3-3 finale addirittura per colpa di un autogol a meno di un quarto d'ora dalla fine. Parliamo di Fiorentina-Juventus del 27 novembre 1983 disputato alla 10° giornata di campionato, parliamo dello splendido gol di Antognoni (un magnifico colpo di testa al 12', in tuffo, sotto la Ferrovia), parliamo sopratutto della doppietta messa a segno da Daniel Bertoni (lui sotto la Fiesole), probabilmente il picco più alto della carriera del "puntero" a Firenze. Fino alla svirgolata suicida del 76', quando Renzo Contratto (non a caso soprannominato "roncola") interviene maldestro su un cross radente di Cabrini e spedisce alle spalle di un esterrefatto Giovanni Galli.
Prendiamo spunto, nella settimana che precede Fiorentina-Juventus di sabato prossimo, dalla ricorrenza del 57° compleanno di Daniel Ricardo Bertoni (auguri!). Daniel è oggi un tranquillo signore (un pò appesantito) che risiede a Buenos Aires e fa il talent scout per alcune società argentine. Tra i suoi sogni quello di diventare referente per la Fiorentina in Sud America, ma si sa... Pantaleo Corvino predilige l'autogestione e per ora il matrimonio..."non s'ha da fare". Nel 1983, invece, Bertoni disputava una delle migliori stagioni della sua carriera (ricordiamo che Daniel aveva già vinto un titolo mondiale con l'Argentina nel 1978) e quei due gol alla Juventus regalarono l'illusione di battere la Juventus di Platini e Boniek e scalare la vetta della classifica. Durò poco, ma l'esperienza, seppur breve, fu intensa. Andiamo in cronaca. Scendono in campo per la Fiorentina: Galli, Contratto, Pin, Oriali, Massaro, Passarella, Bertoni, Pecci, Monelli, Antognoni, Iachini. In panchina "Picchio" De Sisti. Risponde la Juve con Tacconi, Gentile, Cabrini, Bonini, Caricola (dal 76' Prandelli, guarda un pò...), Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek. Allenatore, Giovanni Trapattoni. Pubblico delle grandi occasioni (55.000 spettatori circa), giornata piovosa (uggiosa, come canterebbe qualcuno), arbitra Lo Bello jr. di Siracusa. Non manca niente, a parte la vittoria della Fiorentina. Partenza a razzo della Juventus che passa in vantaggio dopo soli 2 minuti: percussione di Boniek, cross dal fondo (forse dentro, forse fuori...) smanaccia Galli fuori area. Riprende Platini per Paolo Rossi che scodella in mezzo all'area dove Bonini anticipa un incerto Galli e fa 1-0. Passano 10 minuti, Antognoni recupera palla sulla tre quarti viola, nobilita il campo con ampie falcate, poi allarga a sinistra per l'accorrente Iachini. Finta sul destro, cross teso ed il Capitano viola si lancia in un tuffo da vero centravanti incornando alle spalle di Tacconi. Fiorentina-Juventus 1-1. E' il tripudio, è il delirio...e siamo solo all'inizio. Al 27', però, la Juve torna in vantaggio: scambio al limite dell'area Platini-Boniek-Platini e tiro (neanche irresistibile) del francese che beffa Galli sul suo palo. Primo tempo che si chiude con l'arrembaggio della Fiorentina: Bertoni di testa...fuori di centimetri, Oriali colpisce il palo sempre di testa dopo una deviazione provvidenziale di tacconi. Niente da fare, si va al riposo sul 2-1 per la Juventus.
La ripresa si apre subito nel segno di Daniel Bertoni: è il 47', avanza Passarella, serve Monelli al limite dell'area che fa proseguire Bertoni, controllo e tiro immediato dell'argentino...gol! Fiorentina-Juventus 2-2. Ancora 9 minuti, Massaro rinvia lungo, sul pallone si avventa ancora Bertoni che percorre 40 metri palla al piede, invano inseguito da Caricola, il "puntero" entra in area e piazza da par suo all'angolo basso alla sinistra di Tacconi. Fiorentina-Juventus 3-2. E tutto questo sotto la Fiesole. La corsa sotto la curva di Daniel è già entrata nella storia, il bacio alla maglia anche, la pista di atletica che (allora) separava le tribune dal campo si bagna di sudore e lacrime, la convinzione generale è che la partita sia vinta. Troppa la superiorità della manovra messa in mostra dalla squadra di De Sisti, troppo forte l'urlo di Firenze che spingeva quegli undici eroi all'impresa. Subito dopo la Fiorentina potrebbe portare a quattro le proprie reti: Antognoni caracolla sulla destra, crossa nel mezzo dove Monelli anticipa Tacconi e...colpisce la traversa. E' un segno del destino. E infatti... Corre il minuto 76', Vignola (subentrato al 60' a Paolo Rossi) allarga per Cabrini, cross rasoterra sul quale si avventa Contratto... Fiorentina-Juventus 3-3. E questo sarà anche il risultato finale. La sensazione fu di un furto bello e buono (per una volta lecito), di una Fiorentina pressochè perfetta, di uno spettacolo che raramente il "comunale" di Firenze aveva ospitato, di un Daniel Bertoni tracimante, inarrestabile, inarrivabile...assoluto protagonista del Fiorentina-Juventus più bello degli ultimi 30 anni. Ma come si dice, a tutti i poeti manca un verso. A quella Fiorentina mancò forse un pò di fortuna.