DA TONI A OSVALDO... E RITORNO

17.10.2012 00:02 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
DA TONI A OSVALDO... E RITORNO

Ormai è il segreto di Pulcinella: al mercato di gennaio la Fiorentina comprerà una punta. Forse due. In questo caso il secondo sarà di prospettiva, mentre il primo sarà un attaccante fatto e finito. Uno di spessore, uno che conosce già il campionato italiano. E come la storia ci insegna... "tutte le strade portano a Roma". Ovvero, a Pablo Daniel Osvaldo. Daccordo la serata per parlarne non è delle migliori, vista l'espulsione rimediata in nazionale. Qualcuno, poi, storcerà la bocca davanti a quello che a tutti gli effetti è un "cavallo di ritorno". Può capitare, comunque il valore del giocatore non cambia. Resta una sola incognita: la posizione della squadra viola a gennaio. Se dovesse essere quella sperata, vale a dire nei primi 5 posti della classifica (utili per accedere almeno all'Europa League), Pradè e Macia sferreranno l'attacco definitivo all'italo-argentino. Fantamercato? Niente affatto. Osvaldo alla Roma è in rotta con Zeman, guadagna 2 milioni di euro a stagione (rientra quindi nel target imposto dai Della Valle), tornerebbe di corsa a Firenze dove ha lasciato il cuore e... la fidanzata. In più Osvaldo incarnerebbe alla perfezione il prototipo dell'attaccante cercato e voluto da Montella: tecnico, agile (ma allo stesso tempo potente), capace di dialogare, di attaccare gli spazi, di sacrificarsi per la squadra. Ancora due segni "più" sulla casella di Pablo Daniel: primo, lui se ne andò da Firenze a soli 22 anni perchè non trovava spazio, e non per dissapori con la piazza piuttosto che con la dirigenza. Anzi, ricordiamo ancora i due gol che lo hanno consegnato alla storia gigliata: quello del 2 marzo 2008 alla Juventus (il 3-2, di testa, con smitragliata alla Batistuta), e poche settimane dopo quello di Torino sponda granata. Una rovesciata mirabile che di fatto consegnò la prima qualificazione Champions alla Fiorentina di Prandelli. Due lasciapassare per il cuore dei tifosi viola che cancellerebbero qualsiasi trascorso romanista. Senza contare che l'operazione Osvaldo somiglierebbe a quella fatta per Toni, un'operazione nostalgia (magari in sedicesimi, ma pur sempre valida) che tanto piace ad Andrea Della Valle. Il secondo "plus" sarebbe la contropartita tecnica. La Roma valuta Osvaldo 15 milioni (l'oriundo ha 26 anni, è nazionale italiano, è nel pieno della carriera), ed è interessata a Roncaglia. Per 7 milioni più il cartellino di Facundo si può fare, con grande rammarico per i numerosissimi fans dell'arcigno difensore argentino. Però... "ubi maior, minor cessat", arriverebbe a Firenze un attaccante da 20 gol, se ne andrebbe un semplice difensore. Idolo dei tifosi, certo, ma pur sempre un difensore. Resta un'ultima variabile negativa: che Osvaldo faccia pace con Zeman, e scoppi l'amore all'improvviso. Conoscendo il boemo la vediamo difficile, non ci resta che aspettare.

DA TONI A OSVALDO - Qualcuno ricorderà questo titolo provocatorio, irridente, indorato dal Corriere dello Sport "Stadio" una mattina di cinque anni fa. Luca Toni era appena stato ceduto al Bayern di Monaco per 11 milioni (una miseria per il Toni dell'epoca, ma si sa... le promesse vanno mantenute) e Corvino si cautelò (eufemismo) prendendo un giovanissimo Osvaldo dal Lecce. Il giornale si divertì ad ingigantire la differenza tra chi se ne andava (Toni, capocannoniere, scarpa d'oro, campione del mondo...) e chi arrivava. Tanto che si sprecarono le battute su Osvaldo, accostato per gioco al nome di una nota trattoria sulla strada per Settignano. Pantaleo Corvino, noto permaloso, non ha mai perdonato quella che considerò una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Ma tant'è, Osvaldo gli venne in aiuto inserendosi velocemente negli schemi di Prandelli, fino ai due gol sopracitati che tuttora gli garantiscono l'immunità dalle parti del Campo di Marte. Corsi e ricorsi storici. Luca Toni è tornato a Firenze dopo 5 anni, in cerca di rilancio, voluto fortemente da ADV per puntellare l'anemico attacco viola e dimenticare la beffa Berbatov. Osvaldo tornerebbe a Firenze dopo 4 stagioni (Pablo Daniel se ne andò al Bologna nel gennaio 2009) trascorse tra la Spagna (Espanyol), e Roma. Ma sopratutto tornerebbe mostrando un peso specifico ben diverso, onusto di gloria e gol decisivi, spesso correlati da prodezze spettacolari. Numeri alla mano, in un anno e mezzo di Liga Osvaldo ha realizzato 20 reti in 44 partite. Nella Roma idem con patate, 14 gol in 29 gare. In entrambi i casi la media fa poco meno di un gol ogni due partite. A Firenze si direbbe... tanta roba. Utili sopratutto per coadiuvare un fuoriclasse come Jovetic, in previsione dell'assalto al terzo posto che vorrebbe dire Champions League.

CHI VIVRA'... Per ora il ritorno di Osvaldo è un "rumor", che però sta facendo la voce grossa. Certo sarebbe la seconda volta che l'argentino prende il posto di Toni nella Fiorentina. Nel 2007 suo malgrado, stavolta con Luca compagno di squadra. Non sappiamo come la prenderebbe lo stesso Toni, e come lui El Hamdaoui, Ljajic, Mati Fernandez... tutti (ex?) candidati a fungere da spalla al montenegrino. La realtà è che la Fiorentina produce ma non segna, gioca, giostra, fa possesso palla, ma soffre troppo. Non chiude le partite. Ci vuole uno in area con il "killer Istinct", un attaccante spietato che tesaurizzi al meglio la manovra del "tiki-taka" viola. Osvaldo sarebbe la persona giusta (per tutti i motivi che abbiamo detto), tutto il resto è noia.