CI PENSO IO...
Senza enfasi nè retorica, Adem Ljajic ha “spaccato” la partita. Da una parte una Fiorentina lenta, impacciata, quasi svogliata. Dall'altra una squadra veloce, volitiva, in una parola...vincente. Nel mezzo (al 56') l'ingresso del fenomenino, una folgorazione sulla via di Bergamo, un bagliore nel grigiore generale. Anzi, qualcuno giura di avergli sentito dire... “Mister, ci penso io”. Come già ci aveva pensato contro il Milan, sette giorni fa. E ancor prima con Inter, Lazio, Genoa... Ljajic, insomma, si è caricato la Fiorentina sulle spalle, in mancanza di Jovetic. Certo il calcio è strano, perchè Adem mica doveva giocare. Montella lo aveva portato in panchina come “extrema ratio”, con la speranza di non dover ricorrere al genio del giovane serbo. E invece... El Hamdaoui soffriva di solitudine (non ce ne voglia Montella, ma utilizzato così il marocchino è inutile), Cuadrado si impegnava in una partita tutta sua (in pratica... non stava giocando), Aquilani e Borja Valero giostravano in ruoli non loro. Sissoko poi... su di lui sospendiamo benevolmente il giudizio. E allora Vincenzo disse: “Adem, alzati e cammina. Anzi corri, perchè questa partita va vinta a tutti i costi”. E Ljajic lo ha preso in parola. Pronti via, “sombrerino” su Stendardo e rigore. Pochi minuti ancora e, novello Alberto Tomba, slalomeggia ubriacante tra le bandierine nerazzurre. E poi dribbling, tiri da fuori, forse un altro rigore provocato con un “piattone” da centro area. Il tutto brandendo la sua brava fascia azzurra sul quadricipite sinistro, quasi a dire: “E se non avevo questa, vi facevo vedere io...”
IL LAUREATO - Fuor di battuta, Adem Ljajic sta bruciando le tappe, sta dando velocemente gli esami che servono per arrivare alla laurea. Sopratutto li sta passando tutti a pieni voti. Ripercorriamo gli ultimi due mesi: devastante con l'Inter, in gol con Bologna e Lazio, delizioso col Genoa (ricordate l'assist di cachemire per Aquilani?), decisivo col Milan. Nel mezzo un paio di passaggi a vuoto, fisiologici, quasi impalpabili. Ora si attendono altre conferme, ora c'è da discutere la tesi, sopratutto c'è da discutere il rinnovo del contratto. Noi facciamo una previsione: Jovetic al Manchester City (o dove volete voi, comunque lontano da Firenze), Ljajic che rinnova per altri tre anni, Ramadani e Della Valle che riempiono il portafoglio. Infine la Fiorentina ed i suoi tifosi che si ritrovano in casa un campioncino “in pectore”. Come disse qualcuno? "E vissero tutti felici e contenti..."