BORJA, ED IL "VALERO" AGGIUNTO

01.04.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
BORJA, ED IL "VALERO" AGGIUNTO
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Non fermatevi alle apparenze, oltre l'anagramma c'è di più. C'è una sconfitta che fa male, una Champions che scappa, un Europa da mantenere. Sopratutto ci sono le prestazioni di Jovetic, di Aquilani (perchè no...di Ljajic) che non possono essere sottaciute. Proprio quei giocatori che, per stipendio e pedegree, dovrebbero costituire un valore aggiunto. O come dice il giochino... "valero" aggiunto. Eh già, perchè non va dimenticata l'assenza di Borja, la prima in tutto il campionato. Ne ha sofferto oltremodo Pizarro, aggredito in prima battuta da Cossu (Montella prenda spunto), in seconda da Pinilla, a turno da tutto il Cagliari... nessuno escluso. E del resto il gioco passava esclusivamente dal cileno, per una volta confuso, infastidito dalle marcature asfissianti, ma pur sempre il catalizzatore della manovra. Al suo posto Migliaccio, e come si dice a Firenze... "Ll'è come mangiare e sta' a vedere". Intendiamoci, Giulio c'entra relativamente, anzi... nel primo tempo è stato l'attaccante più pericoloso, nonostante di professione faccia il mediano. Però, nel calcio come nella vita ci sono le categorie, e Migliaccio fa parte dei gregari, dei portatori d'acqua. Giulio non è (e non sarà mai) un valore aggiunto. Quello che invece è Borja Valero. Diverso il discorso per Aquilani. In assenza di Borja toccava al "principino" supportare l'azione di Pizarro, beneficiare della gabbia preparata "ad personam" da Pulga e Lopez, inserirsi negli spazi lasciati dai centrocampisti rossoblù. Niente da fare, la partita di Aquilani sta tutta in un tiro alle stelle, il solito traccheggiare sterile e fastidioso, fino a quella punizione dal limite (mancavano pochi minuti alla fine) scentrata, gettata alle ortiche. E con lei anche il possibile 2-2. E pazienza se qualcuno si è lamentato del voto largamente insufficiente (4,5...forse anche generoso). I voti vengono dati in proporzione al valore (o al "valero") del giocatore, e Aquilani non può giocare come all'Is Arenas. Pena l'accanimento terapeutico sulla pagella.

JOVETIC COME MONTOLIVO?  E' una provocazione, ma ci è balenata osservando la prova dell'ex-viola contro il Chievo: spessore, intensita', qualita', il tutto bagnato dal gol vincente... come mai gli abbiamo visto fare nell'ultimo anno e mezzo a Firenze. Ed è solo l'ennesima con la maglia rossonera, per la quale il ragazzo sta profondendo il massimo impegno. Più o meno il comportamento di Jovetic con la propria nazionale. Il Montenegro ha potuto applaudire un giocatore a tutto campo, volitivo, continuo, che ha tirato fuori carattere e personalità. Verrebbe da dire... il vero Jovetic. Niente a che vedere con lo Jovetic viola, apatico, confusionario, a tratti indisponente. La sensazione, insomma, è che Jovetic non sia stimolato dai palcoscenici nostrani ed ambisca a qualcosa di più. E non bastano i 12 gol realizzati fino ad ora in campionato - va detto, bottino tutt'altro che disprezzabile. E' la motivazione, l'atteggiamento generale che non va. A Cagliari il montenegrino ha pagato lo sforzo, fisico e mentale, profuso per la patria, Montella lo ha sostituito dopo mezzora, per lui una distrazione ai flessori che lo mette a rischio contro il Milan. A questo punto, difficile dire se sia una sfortuna. Certamente una volta di piu' Jovetic non è stato il valore aggiunto che richiederebbe il suo ingaggio, la nomea (più o meno meritata) di top-player. E anche per lui vale il discorso fatto per Aquilani: pagella insufficiente, rapportata al valore, alle potenzialità inespresse.

QUALE VIOLA CONTRO IL MILAN? Torniamo al vero Valero aggiunto, Borja Iglesias. Domenica contro il Milan ci sarà, ed è già una buona notizia, pronto a ribadire il gol dell'andata. Mancherà, invece, Gonzalo Rodriguez ammonito e squalificato. Anche in questo caso la domanda sorge spontanea: sara' vera sfortuna? L'argentino appare sempre più distratto, l'ammonizione dell'Is Arenas è arrivata dopo un disimpegno sbagliato con conseguente fallo di frustrazione. E non è la prima volta. Duole dirlo, ma il Gonzalo di inizio stagione era ben altra cosa: brillante, forte in marcatura, addirittura goleador. In una parola, un valore aggiunto... che si e' perso. E poi c'è il dubbio Jovetic, con l'aggravante della soglia del dolore, immaginiamo bassa, bassissima. Certo è un peccato, perchè solo fino a sabato mattina Fiorentina-Milan sembrava tutta un'altra partita...