TERRACCIANO, Viola nelle manone di San Pietro
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© foto di Federico De Luca
Equilibrio e senso della posizione. Non solo in campo, ma anche al di fuori del rettangolo di gioco. Pietro Terracciano è il numero 12 che tutti gli allenatori (e i compagni di reparto) vorrebbero avere. Quando è stato chiamato in causa il secondo di Dragowski (sulle spalle ha il numero 1, non per mancanza di rispetto ma per abitudine) non ha mai fatto rimpiangere l’estremo difensore polacco.Dall’era del giovane portierino francese Lafont in poi Terracciano ha sempre risposto presente, dando la sensazione di trasmettere al reparto la stessa serenità di più titolati (e celebrati) colleghi. A riportarlo è l'edizione odierna de La Nazione.