NAZIONE, L'opinione: "Viola, è gloria e tormento"
All'interno dell'edizione odierna de La Nazione è presente l'opinione in tema Fiorentina a firma di Stefano Cecchi. Di seguito un estratto: "Ci sono partite che possono segnare il destino di una stagione e quella di stasera col Torino lo è eccome. Perché la coppa Italia da sempre è un formidabile correttore di destini calcistici, un’opportunità laterale di gioia insperata dentro una stagione sportiva un po’ come lo era il 'file rouge' ai tempi di 'Giochi senza frontiere'. Era il 18 giugno del 1940, otto giorni prima Mussolini aveva dichiarato guerra alla Francia, ma in quell’ultimo ritaglio di pace la Fiorentina batté il Genoa con una rete del centravanti Celoria e conquistò il primo trofeo della sua storia. Andando avanti con il tempo c'è il 18 maggio del 1996. Quella sera 40.000 fiorentini festanti attesero fino alla 3 di notte al Franchi la squadra che faceva ritorno da Bergamo con in mano la coppa Italia, vinta sull’Atalanta con gol di Batistuta e Lorenzo Amoruso.
Un happening notturno di gioia clamorosa, bello e vero come la vita. Che si ripeté solo in parte nel maggio del 2001, quando i gol di Vanoli e di Nuno Gomes affondarono il Parma nella doppia finale di coppa. Cara Fiorentina, stasera fai di tutto perché quella che è una speranza non si rilevi l’ennesima delusione destinata a lasciare i viola in un indeterminato oblio sportivo. Che questa città può rassegnarsi a tutto, ma non all’anonimato. Nel calcio e pure altrove".