COR.SPORT, Modello Rocco: asset strategici e conti ok
Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, tratta anche il tema bilanci e calciomercato della gestione Commisso. Quest'anno, la sessione estiva si è conclusa pressoché perfetto, pareggiando il saldo tra gli impegni finanziari contratti per acquisire i giocatori in entrata (60 milioni) e gli incassi certi garantiti dai giocatori in uscita (62,5). La società viola reinveste i proventi delle cessioni “eccellenti”, spiega il quotidiano: quest’anno sono state Cabral, Amrabat e Igor, mentre grandi benefici arrivarono nella stagione 2021/22, quando le cessioni di Chiesa e Vlahovic alla Juventus avevano contribuito a generare complessivamente 114 milioni di plusvalenze, grazie alle quali il conto economico aveva chiuso con un utile netto spettacolare (47 milioni).
Da quando è sbarcato a Firenze, Rocco Commisso ha spinto soprattutto la leva delle immobilizzazioni materiali, con oltre 50 milioni di investimenti tra il 2021 e il 2022 tra l’ammodernamento dello stadio Artemio Franchi, che pure resta di proprietà comunale. La Fiorentina - si legge - rappresenta quindi una delle punte avanzate del nuovo modello di fare calcio in Italia, guidato (non a caso) da una proprietà americana facente capo a un gruppo industriale importante.
Ma dopo aver alzato il fatturato, ora la squadra viola deve fare un salto di qualità sul piano sportivo, partecipando stabilmente alle competizioni europee. Quest’anno c’è la possibilità di ripetere la Conference ma per il futuro diventa d’importanza capitale per il club viola posizionarsi stabilmente in una delle competizioni europee. Altrimenti, la società dovrà ricorrere sistematicamente al player trading, come fatto nel recente passato, per raggiungere l’equilibrio del bilancio - conclude il Corriere -.