DAMASCELLI, Commisso insulti. Tanto si archivia
Il giornalista Tony Damascelli, sulle colonne di Tuttosport, è stato molto critico nei confronti di Rocco Commisso e non solo. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "[...] parole volgari erano state rivolte a Vlahovic, zingaro faceva e fa parte di questo raffinato repertorio che non porta a nessuna conseguenza per l’assuefazione che ormai le istituzioni calcistiche hanno verso certi comportamenti. Infatti, a conferma di ciò, nella stessa giornata, la procura della Federcalcio, dopo avere esaminato, lungo mesi due, le parole pronunciate dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in un incontro con il Financial Times, rivolte alla famiglia Agnelli (“motherfuckers” non abbisogna di traduzione, ndr) ha concluso che non siano emerse fattispecie di rilievo disciplinare e ha disposto l’archiviazione del procedimento.
Non è affatto vero che don Abbondio sia una figura creata da Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi, il parroco ha illustri parenti, eredi ed affini nella giustizia del calcio italiano, sono eroi coraggiosi, spavaldi, capaci di spostare l’inizio delle partite, di organizzare a caso il calendario agonistico, di ordinare un minuto di silenzio ma di fronte agli insulti, di un presidente ad altri colleghi e, nel caso specifico, all’origine meretricia di una famiglia, allora in via Allegri hanno gonfiato il petto e deciso di soprassedere, meglio evitare il contenzioso, meglio scatenarsi su un vaffa all’arbitro o un ugheggiare verso i ragazzi di colore. Commisso continui pure a vomitare i suoi pensieri eleganti, questi non hanno alcun rilievo disciplinare, anzi aiutano a tenere alta la tensione in un campionato moscio, senza qualità di gioco. [...]".