ZIRONELLI A RFV, Viola a due facce, come la mia
L'ex centrocampista viola ed allenatore Mauro Zironelli è intervenuto a "Viola Amore mio" su Radio Firenzeviola per parlare di Fiorentina, ricordando prima la sua esperienza: "Lazaroni mi fece partire subito in un esordio difficile, poi ebbi problemi con le ginocchia e sarebbe stato meglio se fossi andato in B a farmi le ossa anche perché non era facile tra Dunga, Iachini e gli altri viola".
Rendimento diverso tra campionato e Coppe come la sua? "I miei compagni si trasformavano tra Coppe e campionato. C'era anche la stanchezza con una rosa di 16 giocatori e tutte le partite erano sulle spalle dei soliti. Poi nelle coppe ci sono i supplementari e ti tolgono energie. Inoltre la Fiorentina ha un reparto offensivo che fa fatica".
Errori? Il percorso insegna che quando hanno voluto fare il passo più lungo della gamba si è visto come è andata, in passato. Il presidente non è l'ultimo arrivato e i soldi che ha preso dagli acquisti non è che se li è tenuti, li ha investiti ad esempio nel centro sportivo che in 100 anni di storia non si era fatto. Qualche errore è stato fatto ma è dentro alla Coppa Italia e alla Conference".
Il coro Zironelli è un brasiliano se lo ricorda? "E' stata una bella esperienza, il primo anno di Ranieri, eravamo molto giovani ed abbiamo vinto il campionato. Ora si stanno strutturando come società, gli va dato tempo, stanno facendo diverse cose e senza stadio di proprietà si fa poco. E' la loro mentalità, non è giusta la nostra".
Prandelli consiglia a Italiano di non innamorarsi del modulo, lei è d'accordo come tecnico? "Abbiamo un nostro modulo ma ci si deve adattare ai giocatori che abbiamo e non bisogna intestardirci. Ma Italiano ha fatto bene e ci stanno delle difficoltà. Se vuoi andare avanti su tre fronti devi anche cambiare molto e tenere tutti a puntino perché non puoi giocare sempre con gli stessi 11 magari più forti perciò Italiano lo capisco se tende a cambiare sempre".