MARCHETTI A RFV, Mercato fisico ha perso appeal
Luca Marchetti, noto giornalista ed esperto di mercato di Sky Sport, è intervenuto a "Scanner" su Radio FirenzeViola, approfondimento settimanale a cura di Giulio Dini, a proposito di calciomercato: "A livello fisico il calciomercato ha perso un po' di appeal. Le trattative venivano fatte in presenza. Piano piano invece con la tecnologia si lavora in maniera diversa. Le big si sono molto internazionalizzate. Negli ultimi giorni, a meno che non hai l'acqua alla gola, il grosso lo hai fatto. Non ci sono più quelle grandi squadre che ti fanno il colpo vero nei prossimi giorni. Il calciomercato alla famosa chiusura della porta ci sono molti più giornalisti che uomini di mercato".
Sul mercato degli ultimi giorni: "Serve più alle piccole, per un semplice discorso economico. Per strappare le condizioni più favorevoli tiri fino all'ultimo. Con le squadre straniere soprattutto fai un mercato di risulta".
Calciomercato si è globalizzato? "Si va più verso l'Est al giorno d'oggi. Si segue anche le mode che ti permettono anche di far scoprire determinate giocatori. Oggi puoi vedere i calciatori nei video, poi guardi i dati e poi vai a vederli di persona. Poi rimangono gli artigiano della qualità come Corvino o Angelozzi. Sono sicuro che anche loro però si sono attualizzati per cercare di reggere il passo con gli altri. Il decreto crescita poi ha favorito la globalizzazione. Ti costa meno andare a prendere un giocatore all'estero".
Ti è capitato che un club non sapesse che un calciatore fosse acquistabile? "Spesso è capitato il contrario. Cioè non sapeva che non fosse acquistabile per esempio per via dei passaporti".
Sulle valutazioni dei giocatori e gli ingaggi: "Questo è un bel tema. E dopo la questione plusvalenze anche la Federazione si è interessata. Il prezzo secondo me lo fa chi compra e non chi vende. Il giocatore vale il prezzo a cui tu riesci a venderlo. Ci sono delle agenzie che riescono in qualche modo a fornire un range di prezzo contando tante cose. E' complicato trovare il prezzo giusto per un calciatore, e allo stesso tempo è mettere una clausola. Adesso sugli ingaggi siamo fuori da ogni tipo di logica. Ma questo dipende soprattutto dai campionati stranieri, come l'Arabia Saudita. L'unica speranza è quella di strapagarli per farli andare in questi campionati".
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