DINI A RFV, Nico è un top ma difetta di continuità

17.04.2023 11:18 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
DINI A RFV, Nico è un top ma difetta di continuità
FirenzeViola.it

Queste le dichiarazioni rilasciate dall'avvocato Giulio Dini ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione Social Club: “Italiano è di un altro livello rispetto ad altri allenatori tipo Di Francesco o Giampaolo perché lui è saputo tornare sui suoi passi. Italiano si è trovato davanti ad una situazione nuova che all'inizio non è riuscito a gestire: doveva affrontare tre impegni. Le due coppe e il campionato per lui voleva dire cambiare anche otto undicesimi, ma questo non portava risultati creando una spirale negativa. Il punto è semplice, giocano in quattordici, prima la turnazione era molto più massiccia. Compresa quella dell’attaccante. La Fiorentina ha un attaccante solo e si chiama Cabral".

La società poteva mettere in mano ad Italiano una squadra più pronta?
"Direi di no. Mio figlio mi diceva che le alternative che ha la Fiorentina in poche squadre le hanno. Secondo me si può migliorare alcuni giocatori che da due mesi a questa parte non vedono il campo se non per 5/10 minuti".

Un esempio emblematico è la Lazio che si è trovata quasi costretta ad uscire dalla coppa, perché non ha la rosa ampia come la Fiorentina.
"Direi che Sarri è un allenatore che non concepisce una rosa di 22 giocatori. Ne può cambiare uno, ma non di più. Se ci raccontano che i giocatori sono intercambiabili ci raccontano delle novelle. La viola ha trovato lo spirito giusto nei giocatori, ma lo ha trovato grazie ad una necessaria amputazione, termine forte ma necessario, perché leggo delle bischerate colossali. L'allenatore ha cambiato il modo di gestire la rosa".

Ha proseguito dicendo: 
"I problemi del possesso palla e della difficoltà di trovare spazi quando la squadra si chiude, non sono stati migliorati, c'è ancora tanto margine. Io credo che Italiano sia piuttosto conservativo nella scelta dei primi 11 riguardo la partita di stasera, anche perché la partita di giovedì..."

Nico Gonzalez nella partita con il Lech Poznan si è rimesso in luce, stasera sarebbe la prova del nove?
"Io lo escludo perché questo è un giocatore che è capace di sorprenderci e sorprendersi. Il suo problema è la continuità. Lui è capace di cambiare una partita da solo. Il giocatore è discontinuo: ora dobbiamo valutare se in queste due stagioni è stato determinante, quante ne ha saltate... Anche se il quadro già la possiamo avere". 

Stasera può essere la partita di Sottil?
"Il giocatore è questo, è un anarchico. Nei primi 30 metri va via a chiunque, ha però il problema della scelta, che è quasi sempre sbagliata; è li che bisogna lavorare con il ragazzo. Dovrebbe tornare ad essere un esterno degli anni '80, supera l'avversario e crossa. Servirebbe anche a Ikone... ma a differenza di Sottil lui fa anche la fase difensiva. Dobbiamo però smetterla di dire che è un giovane che crescerà, è un 99 con quasi 100 presenze. Non c'è da aspettarsi di più". 

Jovic non è vero che non ha portato nulla, anche perché con il Milan il 2-1 lo ha segnato lui, deve accettare di essere il secondo di Cabral. "Jovic non attacca la profondità, non fa movimenti. Ha segnato qualche gol. Con il Milan ha segnato in estremo vantaggio... Non ha fatto male, è mancato nelle altre cose. La Fiorentina ora ha smesso di partire sempre dal basso, ogni tanto c'è un lancio e su quello trovi Cabral non Jovic".

Si sa qualcosa del rinnovo di Prade e Burdisso?
"Queste decisioni le stabiliscono i risultati. C'è un confronto con l'allenatore. Credo che i fatti comunque dimostrano che Italiano sia più intelligente degli altri, se i dirigenti hanno contribuito lo posso solo supporre".