DINI A RFV, Abrogazione decreto crescita? Vi spiego
L'avvocato e agente di calciatori Giulio Dini è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola, durante la trasmissione "Palla al Centro".
Un suo commento in merito all'abrogazione del decreto crescita?
"Chi sostiene la misura e quindi si dispera per il venir meno degli effetti del decreto crescita sostiene che questa sia una presa di posizione ideologica, facendo riferimento alla posizione della Lega. Le parole di Lotito? Dobbiamo ricordarci che in questo periodo dell'anno nel 2022 ottenne con un colpo di coda una rateizzazione dell'irpef, così da spalmare in cinque anni il debito irpef, cosa di cui nessuno ha potuto goderne. La questione è ideologica ma di equità sociale. Un'altra considerazione da fare è che oggettivamente i club non hanno mai avuto da parte delle istituzioni uno schema a cui fare riferimento. Va bene l'aiuto statale però vogliamo considerare il calcio un'industria che porta reddito? Allora bisogna muoversi all'interno di regole e questo non avviene. Il nostro calcio non ha una regola che è una regola. Se io azienda il prodotto di cui ho bisogno lo trovo all'estero è necessario che sia lo stato a farmi sapere quali sono i limiti di operatività. L'unica cosa che io condivido è che il provvedimento doveva essere armonizzato con una tempistica. Da un lato concedere ai club di godere e dall'altro sullo stesso piatto metterci un po' di principi e di paletti. Per quanto riguarda l'aspetto calcistico nel medio periodo porterà dei benefici perché non credo che i nostri calciatori siano peggio di quelli che portiamo".
Nzola non partirà per la Coppa d'Africa, c'è il rischio di una sanzione?
"Non mi pare che ci sia una norma precisa per questo tipo di caso. Credo si possa ricorrere alla commissione per un'eventuale multa ma si parlerebbe di tempi e di esiti non compatibili con la stagione calcistica. Fino adesso per non prendere parte a una competizione è stata sempre usata una giustificazione come ad esempio un infortunio".