CAPPELLINI A RFV, Rocco ci spieghi ora cosa vuol fare
Stefano Cappellini, firma de La Repubblica Firenze, è intervenuto a Radio FirenzeViola per parlare di Fiorentina a partire dai prossimi innesti di mercato: “Sarà complicato trovare un tifoso viola col cuore scaldato per operazioni come Brekalo e Sirigu. Gollini è stato un fallimento, quindi tanto meglio cederlo, anche se Sirigu è al termine della sua carriera. Brekalo non mi sembra uno che può cambiare faccia alla nostra stagione”.
Brekalo è tra l'altro un elemento da recuperare, no?
“Certo e sarebbe anche ora di finirla di scommettere su giocatori che vengono da periodi di inattività. Già la scorsa estate ha parlato Jovic e Dodo, entrambi reduci da periodi di poco campo e gli effetti si sono visti. Poi a gennaio che senso ha prendere un giocatore che rischi di dover aspettare due mesi prima che ritrovi la forma? Altrimenti tanto vale ragionare sugli acquisti di giugno”.
Difficilmente a gennaio si è visto un acquisto determinante, a Firenze.
“Salah fu un unicum, capita una volta ogni dieci anni. Per il resto, l’elenco è quasi una galleria degli orrori. Servono dei giocatori pronti, se si vuole prenderli. Abbiamo sbagliato tutte le scelte di mercato. Servirebbe un po’ di continuità, il peccato originale di questa stagione è aver smontato quei due-tre pezzi che erano stati decisivi: Torreira, Odriozola, Vlahovic. È chiaro che siamo meno forti, quel progetto si è un po’ inceppato”.
Come far ripartire la stagione? Le coppe possono rappresentare un’alternativa valida al campionato?
“Senza dubbio, con una premessa: un club serio e un gruppo ben guidato, in campionato deve continuare a starci con la testa fino all’ultimo. Anche per dimostrare che questo gruppo può continuare a crescere in vista del futuro. La Coppa Italia è una grande occasione, spero anche nella Conference seppure io sia un po’ pessimista perché il Braga è un avversario molto duro. Siamo stati sfortunati nel sorteggio”.
Un pensiero sul ritorno di Rocco Commisso e sulle ambizioni della società?
“Io intanto mi auguro che per una volta il presidente non riparli per mettere in mezzo polemiche. Commisso ha sprecato dei buoni momenti, avendo un atteggiamento aggressivo. Cosa che non fa bene per primo al club. Poi spero possa fare un po’ più di chiarezza: lui è arrivato facendo dei grandi proclami, dopodiché la Fiorentina ha dovuto vendere i suoi migliori giocatori e ora la società non parla più di vittorie ma fa capire che servono altre logiche. Vorrei capire se siamo più vicini ai proclami del primo Commisso o all’ultima parte della gestione Della Valle”.