DI GENNARO A FV, Ai viola manca cattiveria. Pjaca...

18.10.2018 19:44 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
Fonte: RMC Sport
DI GENNARO A FV, Ai viola manca cattiveria. Pjaca...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Antonio Di Gennaro, ex centrocampista della Fiorentina e della Nazionale, nonché opinionista di RMC Sport è intervenuto nel corso di "Garrisca al Vento", la trasmissione di Firenzeviola.it: "Il Cagliari gioca un calcio aggressivo di qualità, una squadra che cerca sempre di arrivare al gol. Giocheranno con intensità e la Fiorentina dovrà saper soffrire come fatto contro l'Atalanta. Bisognerà capire anche dopo la sosta come reagiranno le squadre. Servirà una Fiorentina molto attenta perché Maran non ha una mentalità difensiva e proverà ad attaccare con qualità. La Fiorentina ovviamente giocando in casa dovrà cercare di vincere, anche per le vicende extra campo legate a Davide Astori, giocatore che ha accomunato i due club anche nel dolore della sua scomparsa. Pjaca-Mirallas? Il primo è in ritardo di condizione e rimanere fuori vorrebbe dire ritardare ancora il ritorno al top. Deve cercare condizione e fiducia. Pensavo dopo il gol in casa potesse cambiare passo ma è ancora in ritardo. Secondo me partirà lui, perché è fondamentale per Pioli ritrovarlo. Penso che partirà il croato anche per cercare l'intesa con Simeone e Chiesa che è fondamentale anche in vista delle prossime partite.

Che Fiorentina mi aspetto? Il gioco lo ha sempre creato perché a parte la stanchezza vista contro Atalanta e Lazio, non ci sono dubbi su questo. Manca un po' di cattiveria negli ultimi 20 metri. Quando crei molto devi realizzare. Serve una Fiorentina concreta come quella vista contro l'Atalanta. Mi aspetto una viola pimpante e attenta, soprattutto negli ultimi metri dove tutti coloro che attaccano devono essere decisi e decisivi. Una Fiorentina aggressiva e che faccia il suo gioco. Pjaca, se torna quello vero, tutta la squadra prende ancora maggiore fiducia. Barella? E' già pronto nonostante la giovane età. Ha dimostrato in Nazionale, come Chiesa, che non ha paura e che la maglia azzurra non gli pesa. Loro due entro un paio d'anni giocheranno nei top club europei perché se la meritano e perché hanno la testa, elemento determinante nel calcio moderno".