VOGLIA DI RIVINCITE

FirenzeViola.it

13885 abbonamenti, il dato ufficiale comunicato ieri dalla Fiorentina. Una quota che forse i più attendevano maggiore, ma che comunque conferma le stime della scorsa stagione.13.885 tagliandi nei quali considerare i 12.114 abbonamenti, le 901 tessere concesse agli sponsor e gli 869 voucher viola dedicati a coloro che non hanno voluto sottoscrivere la "Tessera del tifoso". Tredicimila abbonati che se da un lato testimoniano ancora una volta quanto sia cambiato il modo di partecipare del tifoso, ormai costretto a fare lo slalom tra anticipi e posticipi televisivi, dall'altro confermano una voglia di Fiorentina rimasta intatta, se non cresciuta, nel corso dell'estate. Del resto, anche solo a ripensare ai chiar di luna dell'avvio della scorsa stagione, oggi ci sarebbe di che stupirsi.

Eppure, come detto, in tanti si attendevano un risposta diversa da parte del pubblico fiorentino. Magari intorno alle quindicimila adesioni, anche e soprattutto in virtù di una campagna acquisti-cessioni del tutto rivoluzionaria. Quel che si nasconde dietro ai numeri, tuttavia, non sembra comunque legato al lavoro (ottimo) svolto da società e dirigenti negli ultimi tre mesi. Bensì a un calcio sempre meno fruibile negli stadi italiani, e alle egemonie ormai incontrastate di televisioni satellitari e non. In altri termini, già arrivare ad un bilancio non in negativo, per la Fiorentina, risulta un buon successo. Soprattutto se, come tutti si augurano, Montella e la sua squadra dovessero compiere un ulteriore passo in avanti nel gioco e nei risultati.

Una Fiorentina che dovesse proseguire, e crescere, sulla strada intrapresa nella prime uscite stagionali, di fatto, è destinata a richiamare allo stadio ancora più tifosi. Magari riportando il "Franchi" ai fasti di un tempo, e alle coreografie che da sempre avevano reso lo stadio fiorentino uno dei campi più ostici d'Italia. La prima riprova? Tra poco più di quindici giorni quando arriverà la Juventus. E c'è da scommettere che oltre ai 13.885 abbonati, saranno in tanti ad accorrere allo stadio per perdere la voce e riprendersi la prima di tante rivincite, dopo due anni da incubo.