VISTA IN TRASFERTA, Viola bella e incompiuta
Dopo le prime uscite "ufficiali" della nuova Fiorentina al Franchi, che ha riportato nella tifoseria quell'entusiasmo sopito negli ultimi anni, finalmente si parte per la prima trasferta della stagione a Napoli. A differenza dello scorso anno, le varie organizzazioni del tifo sono già in fermento prima della gara con l'Udinese, a dimostrazione che il vento dei cambiamenti di una squadra completamente rinnovata, ha portato un'aria nuova e diversa anche in tanti tifosi delusi e amareggiati. Da Firenze partono due pullman dell'Atf (Associazione Tifosi Fiorentini), un pulmino da Siena, e molti con treni e mezzi propri.
Nel settore ospiti del S. Paolo, il numero di tagliandi venduti risulteranno in totale 150, compresi i ragazzi del posto gli "Scugnizzi Viola". Il nostro viaggio inizia alle 13, sembra di tornare al primo giorno di scuola, è bello ritrovarsi dopo tanti mesi di "vacanza", molti gli amici, qualche volto nuovo, ma con la stessa passione che ci lega oltre il tempo e le distanze. Finalmente intorno alle 18.00 si arriva alla barriera di Napoli. Per la nostra incolumità fisica veniamo convogliati dalle forze dell'ordine in un piazzale per i controlli di routine. Come negli anni precedenti sappiamo che sono accurati e meticolosi, ci fanno scendere dal pullman uno alla volta con biglietto e tessera del tifoso in mano mentre siamo filmati, viene controllato l'interno del pullman, vengono aperti striscioni e bandiere, le bottiglie di vetro cestinate. A questo punto dobbiamo munirci di tanta pazienza e aspettare che la scorta ci porti verso il S. Paolo.
Restiamo fermi fino alle 20.00 aspettando che arrivi un'altra scorta. Quando si riparte è una corsa contro il tempo, siamo stanchi ed esasperati, ma per fortuna anche se con enormi difficoltà, siamo posizionati all'interno del settore ospiti a formazioni annunciate e a pochi istanti dal fischio d'inizio. I quarantamila partenopei sono asfissianti, dalle curve sembra di vedere i fuochi d'artificio, è inutile commentare come si attuano diverse regole a seconda degli stadi. Il campo è ai limiti della praticabilità, come si può permettere di giocare nella sabbia, anche a rischio d'infortuni? Ci concentriamo fin dai primi minuti sui nostri cori che sono incessanti. Il primo tempo è tutto all'attacco per i viola, ma non si riesce a concludere. Il Napoli sembra impacciato e gioca in contropiede. Nell'intervallo si sprecano i commenti favorevoli, finalmente si è visto un gioco di squadra che possa portare a risultati importanti.
Il secondo tempo inizia come il primo, ma da una punizione che dal nostro settore non è ben chiara, al 10° parte l'azione fortunosa che porta al vantaggio immeritato su colpo di testa di Hamsik con deviazione di Borja Valero. Il primo vero tiro verso la nostra porta, tanta rabbia e pochi minuti di sconforto, ma si torna a cantare ed incitare la squadra. In una serata calda ed afosa, al 29° la beffa finale, il raddoppio di Dzemaili con un tiro da lontano che ci lascia pietrificati e senza fiato. Mister Montella cerca di riorganizzare la squadra con i vari cambi, Seferovic per Romulo, Ljaijc per El hamdaoui e Fernandez per Pasqual. Ma solo al 42° si realizza con Jovetic e torna la speranza. Troppo poco il tempo per recuperare, quattro i minuti oltre il 90° che purtroppo non bastano per un pareggio che sarebbe stato più giusto. Al fischio finale tutta la squadra viola esce tra gli applausi dei suoi sostenitori, certi e convinti di aver visto una bella partita. Si riparte verso le 23.30, comincia a piovere, ora la stanchezza si fa sentire dopo questa lunga giornata. Si arriva a Firenze alle 5.30, si torna alla nostra quotidianità, ma con la consapevolezza di aver visto una bella Fiorentina anche se incompiuta...