VISTA IN TRASFERTA, Un triste e amaro epilogo
Dopo la debacle della scorsa settimana a Palermo, la tifoseria oltre la sconfitta e la prova umiliante continua a seguire la squadra in una delle ultime trasferte. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo il numero dei tifosi viola è sempre stato cospicuo anche per la relativa distanza, così è stato anche in questa domenica quasi autunnale di freddo e pioggia. La maggior parte dei 700 supporter si sposta con mezzi autonomi, e già prima del riscaldamento si posiziona nel settore loro preposto. La pioggia non dà tregua prima e durante la gara mettendo a dura prova la permanenza sulle gradinate diventate un pantano, mantelle e impermeabili riparano un minimo, ma non è la prima volta che si affrontano anche queste difficoltà per stare al fianco della squadra.
La formazione di partenza pone le solite perplessità e domande di rito, ma ormai abituati a sorprese incomprensibili, non trovano commenti di sorta. I viola scendono in campo con la terza maglia rossa, quella dell'Europa, forse una scaramanzia per sperare e credere di lottare ancora per un reale obiettivo? Gli undici di partenza sono: Tatarusanu, Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Sanchez, Chiesa, Badelj, Vecino Olivera, Cristoforo, Borja Valero, Kalinic. Nel primo tempo si attacca dalla parte opposta, ma sono i padroni di casa a scaldare le mani di Tatarusanu che devia sulla traversa un tiro di Duncan. La solita Fiorentina leziosa e poco incisiva arriva con difficoltà nell'area avversaria, tiri nello specchio della porta nessuno. Al sedicesimo esce per infortunio Badelj per Bernardeschi, che velocizza le azioni, e atterrato in area costringe l'arbitro a decretare il rigore.
Mentre dagli spalti si scommette sul rigorista con ironia, in campo il solito siparietto tra i giocatori, forse potrebbero optare per la monetina. La spunta Kalinic che sbaglia e in due fasi tira sul portiere Consigli. Lo sconforto è totale, increduli e senza parole, i pochi flebili cori di incitamento sono sostituiti a quelli di disappunto verso società e allenatore. Poi uno spiraglio di luce nel grigio della pioggia il goal di Chiesa su assist di Borja Valero, ma la gara ancora aperta non porta a nessuna tranquillità. Nella seconda frazione di gioco ancora una parata di Tatarusanu salva il risultato, mentre esce l'autore del vantaggio Chiesa per Tello. Proprio sotto il settore ospiti è annullata una rete a Bernardeschi, dagli spalti sembra regolare. Poi succede l'incredibile, rigore per il Sassuolo, espulsione di Gonzalo per doppia ammonizione e goal di Politano. L'ultimo cambio è Babacar al posto di Cristoforo.
Alla rete del vantaggio dell'ex viola Iemmello, parte la contestazione dei tifosi: "fate ridere, rispettate la nostra maglia". In tanti esausti per la pioggia battente e furibondi per l'ennesima prestazione avvilente abbandonano gli spalti. Nei quattro minuti di recupero nell'ultima azione Bernardeschi dalla destra con un gran tiro da campione evita il peggio, una magra consolazione che acuisce molti rimpianti per l'ennesima occasione persa.
Nessun giocatore si avvicina sotto il settore, il clima è surreale, la frattura con i tifosi ha più effetto del freddo patito per ore sotto la pioggia. Mesti e senza forze con la tristezza negli occhi ognuno riprende la strada verso casa, un'altra giornata da dimenticare. Della gara pochi commenti, ancora errori di formazione, arbitraggio discutibile, un pareggio in extremis che ha il sapore della sconfitta con un avversario con un netto divario tecnico e di classifica. Una stagione di aspettative, di sogni infranti e obiettivi mancati, sta per concludersi tra contestazioni, malumori e polemiche da parte di tutti. Un triste e amaro epilogo che nessuno avrebbe immaginato di poter vivere.