VISTA IN TRASFERTA, Un finale per sognare
A cura di Patrizia Iannicelli
L'ultima trasferta dell'anno dei gigliati si gioca a Reggio Emilia contro il Sassuolo, di conseguenza data la distanza e il periodo festivo, diventa per tutta la tifoseria il primo vero esodo. I tagliandi del settore ospiti del Mapei Stadium si esaurisce in pochi giorni, tale da portare sugli spalti più di 4000 tifosi, ai quali si aggiungeranno più di un migliaio nel settore adiacente dei distinti. Non possiamo quindi avere una stima precisa, ma sul tragitto dell'autostrada e nel parcheggio accanto allo stadio ci si rende conto del numero consistente di una massa colorata e festosa al seguito della squadra.
Intorno alle 13.00 cominciano a formarsi le prime code per poter accedere al settore, si entra a piccoli gruppi, tanti nuclei familiari con bambini e ragazzi. Undici anni fa, quando si affrontava il Sassuolo in C2, tanti di loro non erano neanche nati. Qualcosa di incredibile vedere riempirsi il settore, tantissimi amici da mezza Italia, dal Veneto, dal Friuli, dal Piemonte alla Lombardia, da tutta l'Emilia, il viola che supera il bianco verde dei colori di casa anche dal settore accanto. Finalmente il riscaldamento del nostro portiere Neto, tanti applausi, cori, ma è all'entrata della squadra che la temperatura già alta surriscalda il settore, l'euforia che trascina tutti. Inizia la gara, non abbiamo un cartellone e un display per valutare il tempo che scorre, molto lento.
Le difficoltà della nostra squadra si notano fin dalle prime battute, non riesce ad esprimere ed imporre il proprio gioco, e nel primo tempo sono i padroni di casa a chiudere gli spazi e a rendersi pericolosi con Berardi e Zaza. L'intervallo è una liberazione per tutti noi, siamo preoccupati, si scuote il capo e gli sguardi sono eloquenti. Nella ripresa si attacca sotto il nostro settore, la squadra viola sembra più determinata e vivace, ma il gioco viene interrotto più volte da falli degli avversari, non si riesce a concludere. I minuti passano veloci, siamo alle battute finali, quando per due volte si sfiora il vantaggio con Rossi, superlativo il portiere Pegolo che si esalta e subito dopo si ripete con Ambrosini. Ma all'82° una perla del nostro "fenomeno" Pepito con un destro rasoterra gonfia la rete che manda in delirio tutta la curva. Un groviglio di persone che corrono, urlano, si abbracciano.
I minuti finali con quattro di recupero, vissuti in apnea, si cronometra i secondi, e la gioia di tutta la squadra che corre a festeggiare con noi, il coronamento di una giornata splendida. Una vittoria fondamentale per il nostro cammino, a dimostrazione della maturazione di una squadra che ha giocato da grande, e pur non avendo brillato nel gioco, ha saputo essere compatta e decisa nelle difficoltà. Un percorso straordinario raggiunto da tanti tasselli di un bellissimo mosaico: la società, i dirigenti, lo staff tecnico e tutti i ragazzi che indossano la nostra maglia viola, dagli"extraterrestri" ai gregari, ai giocatori ritrovati, che ci hanno regalato in questo anno gioie e soddisfazioni. Grazie a tutti per questo gran finale, un finale per continuare a sognare...