VISTA IN TRASFERTA, Tre punti d'oro
Prosegue il tour de force del mese di febbraio della squadra viola e dei soliti irriducibili tifosi al seguito. Nella ventiseiesima di campionato si gioca allo stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo contro l'Atalanta. La mobilitazione della tifoseria non è capillare, anche per l'imminente sfida a Londra dove la presenza sarà maggiore. Sugli spalti del settore ospiti degli orobici i tifosi presenti sono 458 in totale. Come avviene di solito la partenza avviene nelle prime ore della mattina e intorno alle 14.00, i supporter gigliati si trovano nel settore loro preposto.
L'ingresso in campo della squadra viola evidenzia il turn over adottato dall'allenatore, in accordo con i tifosi si fanno sentire con i primi cori di incitamento. La formazione iniziale parte con Tarusanu, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Astori, Pasqual, Badelj, Vecino, Bernerdeschi, Mati Fernandez, Tello, Babacar. Nel primo tempo la squadra viola attacca dalla parte opposta del settore ma la visuale è buona. Pochi i sussulti nei primi minuti, solo un tiro di Pasqual parato dal portiere avversario Sportiello. La Fiorentina ha grandi difficoltà a creare gioco, si addebita anche alle pessime condizioni del terreno, che sembra far sobbalzare la palla.
La gara è spesso interrotta da falli l'arbitro di turno Celi estrae diversi cartellini gialli, ma la manovra dei viola con molto possesso palla non trova sbocchi e non impensierisce la difesa avversaria. Si va all'intervallo con una prova incolore,senza aver creato nessuna occasione da goal con un avversario non certo dei più temibili, motivo che porta ad una certa preoccupazione tra i presenti. Nella seconda frazione la gara sembra più incisiva e veloce, ma si sbaglia in fase realizzativa, un passaggio di Pasqual per Bernardeschi in area che aspetta e si fa recuperare, manda su tutte le furie i tifosi già a corto di ossigeno non solo per la temperatura. Gli orobici non stanno a guardare e si fanno pericolosi in diverse occasioni prima con Pinilla poi con Cigarini. Sugli spalti aumenta la sofferenza, i cori si affievoliscono, si aspetta qualche cambio che possa portare un diverso approccio alla gara.
Finalmente al sedicesimo l'ingresso di Kalinic al posto di Babacar, ancora inconcluente e forse troppo solo in area. Pochi minuti dopo entra anche Borja Valero al posto di uno stanco Bernardeschi, Alla metà del tempo cross di Tello dalla destra e colpo di testa di Mati Fernandez per il vantaggio viola, che riaccende l'entusiasmo e porta una maggiore forza ai tifosi pronti a fare la loro parte. Al secondo goal di Tello in due fasi su un cross di uno scatenato Mati Fernandez, porta al totale delirio, anche per la consapevolezza di aver chiuso la gara. Si festeggia ancora sugli spalti, qualcuno non riesce neanche a vedere che dalla parte opposta da un corner Conti accorcia le distanze. Ritorna lo sconforto iniziale e la paura di soccombere. Si trattiene il fiato, quasi in apnea, ma le emozioni al cardiopalma non sono ancora finite.
La Fiorentina continua a pressare e in contropiede Borja Valero serve Kalinic che realizza il terzo goal, la gioia è straripante, e si aspetta la fine. Ma nei tre minuti di recupero ancora uno svarione della difesa e l'Atalanta è di nuovo in goal per il due a tre. Non si crede ai propri occhi, per fortuna pochi secondi e si torna a riprendere fiato con il triplice fischio finale. La festa della tifoseria sugli spalti è condivisa in campo con mister Sousa e i giocatori che si portano sotto il settore ospiti, un forte connubio tra le due componenti. Il coro di elogi è unanime per l'allenatore che ha portato una mentalità vincente nel gruppo e per la capacità di leggere la gara in corso facendo i giusti e determinanti cambi.
Applausi a scena aperta per i tre goleador protagonisti della vittoria, dal primo goal della stagione di Mati Fernandez e Tello, al ritrovato Kalinic. Tre punti d'oro pesanti e meritati, che consolidano il terzo posto e che hanno un valore particolare in previsione delle prossime sfide con le dirette avversarie Napoli e Roma. Ma per i tifosi è già vigilia d'Europa, tra pochi giorni le bandiere e i cori faranno da cornice nel magnifico White Hart Line dove la squadra viola è chiamata ad un'altra impresa, quella di scrivere una nuova pagina di storia.