VISTA IN TRASFERTA, Tifosi rassegnati e delusi
Dopo la prestazione inaspettata contro l'ultima in classifica tra le mura del Franchi (lontano fortino di un tempo), evidenziata da qualche fischio al termine della gara, la tifoseria ancora una volta è al fianco della squadra. La mobilitazione è capillare prima del modesto pareggio ottenuto in casa, con un mini esodo verso Frosinone. I tagliandi venduti per il settore ospiti del Matusa risulteranno circa 1600. Partono come sempre da Firenze la maggior parte dei pullman organizzati dalle associazioni del tifo, diversi sono i supporter fuori regione, dal Gruppo Ciociaro al Gruppo Roma, agli Scugnizzi Viola.
Nessun problema per la carovana viola che raggiunge gli spalti dopo i consueti controlli delle forze dell'ordine, per la "prima" in assoluto tra le due formazioni al Matusa. Molte le aspettative tra i presenti che colorano il piccolo impianto già qualche ora prima della gara, sottolineato nei primi cori verso il portiere viola Tatarusanu all'ingresso in campo, e verso Borja Valero ormai idolo indiscusso della tifoseria. Al riscaldamento la formazione iniziale è quasi scontata, Tatarusanu, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez (cap.), Astori, Badelj, Vecino, Bernardeschi, Borja Valero, Alonso Ilicic, Kalinic.
I viola nella prima parte della gara attaccano sotto il settore ospiti, ma la visuale è perfetta anche dalla parte opposta. I ragazzi di Sousa si portano subito in avanti e dopo pochi minuti conquistano una punizione che batte Alonso ma sulla barriera. Nello stesso tempo iniziano i falli ripetuti su Kalinic da parte di Blanchard, che poteva già essere ammonito e che porta al nervosismo anche dello stesso attaccante viola. Dagli spalti si notano le solite difficoltà a portarsi verso la porta degli avversari, il primo tiro (se così si vuole considerare) quasi un passaggio al portiere. La Fiorentina mostra il solito estenuante possesso palla, prevedibile e mai pericolosa con gli avversari che interrompono la gara ripetutamente e chiudono tutti gli spazi.
Nella prima mezz'ora quattro ammoniti, due per parte, ma la gestione della gara dell'arbitro di turno Valeri lascia molte perplessità. Quasi alla fine della prima frazione, la gara si ravviva con la prima vera occasione dei viola, un tiro di Kalinic deviato in angolo da Blanchard. Nei minuti di recupero succede l'incredibile, ancora Kalinic che colpisce il palo e subito dopo Borja Valero a portiere battuto manda sulla traversa. Di certo negli ultimi tempi anche il fattore sfortuna è dalla parte dei gigliati. Nell'intervallo l'occasione mancata è il leit motive dei commenti, ma si rimarca anche la poca cattiveria e grinta messa in campo. Nella seconda frazione di tempo il Frosinine cerca di portarsi in avanti, ma i viola ancora sfortunati ci provona con Bernardeschi il cui tiro è deviato in angolo. Dal corner un colpo di testa di Vecino viene parato da un super Leali che si ripete su Kalinic e Bernardeschi.
Il primo cambio è l'ingresso di Tello per Bernardeschi. Quasi alla mezz'ora entra anche Zarate per Badelj, ma è il Frosinone che approfitta di un rinvio da brividi di Tatarusanu che porta al tiro Tonev neutralizzato dallo stesso portiere rumeno. Alla mezz'ora traversa del Frosinone con un tiro dalla distanza di Kragl e a tempo scaduto ancora i ciociari pericolosi con Tonev. L'ingresso di Babacar al posto di Ilicic non porta a nessun vantaggio quando la gara volge al termine dopo quattro minuti di recupero. Un pari inutile che lascia invariata la classifica ma che ha evidenziato le solite difficoltà ormai emerse da un mese nella squadra di Sousa: mancanza di gioco e idee, molti giocatori in netto calo fisico e mentale.
Anche i tifosi nella scia del rendimento in campo si spengono sugli spalti, all'uscita in campo pochi gli applausi e tanta amarezza. Un'altra battuta d'arresto che rende ardua la rincorsa al terzo posto, e le giustificazioni di un avversario difensivistico e ostruzionistico non possono diventare un alibi per l'ennesima prestazione sotto tono. Resta il rammarico di una prima parte di stagione da incorniciare, che aveva fatto illudere e che con qualche rinforzo mirato a gennaio poteva portare ad un salto di qualità per competere fino al termine. Con la tristezza nel cuore, i tifosi riprendono il cammino verso casa, rassegnati e delusi per aver creduto in un sogno che forse dopo questa serata ha lasciato il posto ad una dura realtà.