VISTA IN TRASFERTA, Obiettivo Europa
Dopo la vittoria ottenuta al Franchi contro la Lazio, una diretta concorrente e sopratutto una "grande" del campionato, l'entusiasmo di tutta la tifoseria è palpabile in tutti gli ambienti, e la corsa per organizzare l' imminente trasferta verso Genova ne è la prova tangibile. Questa sarà la prima tappa di un vero tour de force di novembre,con le sei gare previste compreso il turno di Coppa Italia. La distanza logistica per raggiungere la città ligure è irrilevante, ma come sempre l'orario in notturna pone delle notevoli difficoltà, che passano in secondo piano, poiché grande è la voglia di essere accanto alla squadra viola. Le organizzazioni del tifo già in movimento da giorni riescono a riempire molti pullman come ormai non succedeva dalla prima era prandelliana, e portano sugli spalti del settore ospiti 628 presenze effettive.
Oltre alla componente portante arrivata dalla nostra città, molti i gruppi da altre regioni a dare un supporto ed una carica che ci riempie di gioia. Finalmente le squadre entrano in campo e da questo istante inizia il nostro tifo incessante che continua anche nell'intervallo e a fine gara. Anche per il nostro ex di turno , molto amato dai tifosi, Frey, un applauso di riconoscimento. Inizia la gara, il campo non è dei migliori, e per il nostro gioco ci sembra un ostacolo, ma da subito i nostri ragazzi cercano di conquistare metri e arrivare sotto la porta avversaria. L' avvio sembra più lento del solito, ma un lampo improvviso da un lancio lungo di 60/70 metri di Gonzalo Rodriguez trova la difesa dei genoani fuori posizione, il nostro capitano Manuel Pasqualsi si inserisce sulla fascia e con un perfetto pallonetto batte Frey, è il vantaggio per la Fiorentina. La squadra festeggia sotto il nostro settore, la felicità dei tifosi infinita. Siamo solo al 14esimo. Un primo tempo ineccepibile, dalla difesa con Savic, Roncaglia, e Gonzalo, al centrocampo con Pizarro e Valero, dalle fasce occupate da Cuadrado (incontenibile) e Pasqual , da Jovetic e Ljaijc che si mettono a disposizione dei compagni, una vera sinfonia.
Nella ripresa si aspetta la reazione della squadra avversaria, a dire il vero, ci sembrano impacciati, ma nel calcio tutto può succedere e un goal non chiude certo la gara. Inoltre un Frey fa miracoli per ben due volte su Ljajic, e una certa ansia interiore ci assale . Le sostituzioni di Mati Fernandez non ancora al meglio, per Aquilani, di Ljajic per El Hamdaoui, che inizia ad inserirsi negli schemi, a parere nostro, e di Borja Valero, forse per farlo rifiatare per Migliaccio, non portano grandi differenze. Gli ultimi cinque minuti più i tre di recupero ci sembra un tempo infinito, la tensione sale alle stelle, ma il fischio finale fa uscire dalla gola un urlo liberatorio che ci porta la prima vittoria fuori casa di questo campionato. Si continua senza sosta ad incitare, come se la partita non fosse finita, quei ragazzi viola che ringraziano sotto il nostro settore, di averci dato la gioia di aver espugnato il "Ferraris" dopo 30 lunghissimi anni. Si esce dallo stadio verso le 23.30, torniamo a Firenze a notte fonda, l'euforia è talmente grande che sarà difficile dormire. La Fiorentina sembra aver preso quella strada che ci può condurre verso l'Europa. L'obiettivo è ambizioso ma non impossibile, mancano ancora tante gare e avremo bisogno di pazienza e perseveranza, ma stasera per tutti i tifosi è lecito sognare...