VISTA IN TRASFERTA, Il dovere di crederci

"Vista in Trasferta": tutto il racconto delle gare dei viola lontano dal "Franchi". A cura di Patrizia Iannicelli
10.05.2013 11:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
VISTA IN TRASFERTA, Il dovere di crederci

Siamo ormai agli sgoccioli di questo incredibile campionato, che ci ha regalato emozioni e soddisfazioni che nessun tifoso credeva di poter vivere in così poco tempo. Una squadra completamente rinnovata, un allenatore che ha saputo amalgamare un gruppo di giocatori dando una mentalità di gioco tale da poter considerare, senza falsa modestia, la Fiorentina la più bella e divertente rivelazione della serie A. In tutte le gare si é lasciata l'impronta di una squadra che ha saputo lottare, con carattere e determinazione, anche nelle sconfitte i ragazzi sono usciti dal campo tra gli applausi dei propri sostenitori. Così  lo scorso sabato, contro la Roma, dopo aver dominato per 90 minuti, la beffa finale della sconfitta, dopo sviste e decisioni arbitrali che ci hanno penalizzato e non poco. La rabbia, l'amarezza e soprattutto l'impotenza resteranno impresse nella memoria dei tifosi viola, costretti a subire l' ennesima ingiustizia, senza possibilità di replica.

Con l'orgoglio ferito, ma mai rassegnati, gli obiettivi europei sono ancora raggiungibili, è questo il leit motive che spinge fin dalle prime ore della vendita dei biglietti del settore ospiti del Montepaschi Arena di Siena, a dimostrazione di una passione senza limiti verso i colori viola. Il costo dei tagliandi non è certo irrisorio, l'orario del turno infrasettimanale pone delle difficoltà, ma la relativa distanza mette in movimento più di duemila tifosi. La maggior parte utilizza mezzi propri, ma si organizzano anche pullman, così già da metà del pomeriggio, l'autopalio che porta verso la città senese si colora di viola. Intorno alle 20 la maggior parte è nei pressi dello stadio e inizia a posizionarsi nel settore preposto senza problemi di sorta. Dalle prime fasi del riscaldamento ad iniziare da Viviano e di seguito della squadra un incessante incitamento e tanti applausi verso ognuno dei ragazzi in campo, molti i cori ironici verso gli avversari divisi da rivalità storiche.

Anche in questa gara, come in altri casi, la formazione viola è ridisegnata in conseguenza ad infortuni e squalifiche, il centrocampo inedito è formato da Mati Fernandez e Migliaccio al posto di Pizarro e Aquilani, supportato dall'inesauribile e inamovibile Borja Valero, in attacco la coppia Larrondo Jovetic. Fin dalle prime battute la squadra gigliata inizia a creare occasioni, al 2° minuto Jovetic costringe il portiere Pegolo ad una gran parata. Prima del quarto d'ora da Mati Fernandez parte l'azione, il passaggio è su   Pasqual, che con un cross impeccabile trova al centro Gonzalo, che appoggia il pallone in rete ed è il vantaggio meritato. Sembra il preludio di una goleada, ma si trovano difficoltà a concludere. Poco più della mezz'ora, al 34° di nuovo Pegolo si supera su un destro di Borja Valero deviando sul palo, la sfortuna continua a perseguitare il centrocampista gigliato. Alla fine del tempo Larrondo in due occasioni sfiora ma spreca in modo incredibile il raddoppio. Si va all'intervallo consapevoli che c'è ancora da soffrire, la nota lieta che affievolisce la tensione viene data nel vedere "Pepito " Rossi, che con i compagni di panchina palleggia in campo, tanti i cori, ovazioni ed applausi dai tifosi.

Inizia la ripresa che presumiamo sia un'altra battaglia, con le varie sostituzioni, la prima è di Larrondo (ininfluente) per El Hamdaoui. Nel frattempo Rosina subentrato a Bolzoni con uno splendido sinistro colpisce la traversa e ci fa tremare. Montella controbatte con Romulo al posto di Mati Fernandez che esce tra gli applausi, infine ci si affida a Toni per dare un maggiore supporto all'attacco, al posto di un Jovetic ancora una volta evanescente e mai determinante.Proprio da una ripartenza di Toni si potrebbe chiudere la gara ma a pochi passi manda sulla traversa. Il timore di una ennesima beffa si fa certezza, si nota la stanchezza dei giocatori, gli ultimi minuti sono di totale sofferenza, il recupero di 4 minuti infinito, quando arriva il triplice fischio finale finalmente tiriamo un respiro di sollievo.

Non ci resta che tributare gli onori a tutta la squadra con un lunghissimo applauso e interminabili cori mentre i giocatori viola si avvicinano al settore  per il consueto lancio delle maglie. Termina con il tripudio viola il derby toscano che porta tre punti fondamentali, un altro passo verso l'Europa. Si archivia così la penultima trasferta, già proiettati con la mente verso quei 180 minuti che tengono ancora vivo il nostro sogno Champions, anche se sappiamo che purtroppo non basteranno solo i nostri risultati sul campo, abbiamo il dovere di crederci...