VISTA IN TRASFERTA, Finalmente l'Europa...
Abbiamo atteso questa "prima" europea da tre lunghissimi anni, il cammino è stato pieno di traversie ed amarezze, prima di assaporare nella stagione appena trascorsa le gioie e le soddisfazioni di una rinascita che ci ha proiettato nel palcoscenico europeo. E'ormai storia nota lo "scippo" della Champions avvenuta negli ultimi minuti del finale di campionato, che dopo la rabbia iniziale ha saputo trasformarsi nel ritrovato entusiasmo di un' intera tifoseria nel percorrere e riportare i colori viola per le strade d'Europa. Dopo le amichevoli estive, che servono a provare schemi nuovi, il 22 agosto diventa per il tifoso la prima data da annotare nella propria agenda. In tanti cercano di far coincidere le proprie ferie con le gare della Fiorentina, o tornano dalle vacanze, e visto anche il sorteggio benevolo dell'andata dei playoff in Svizzera , a Zurigo, contro il Grasshopper, la mobilitazione diventa capillare. In pochi giorni i 2500 tagliandi messi in vendita vanno ad esaurirsi, ma il numero totale dei tifosi sarà superiore anche per la possibilità di acquistare altri biglietti nei botteghini dello Stadium Letzigrund. Data la relativa distanza oltre alle Associazioni del Tifo, in tanti si organizzano autonomamente con mezzi propri, prolungando in alcuni casi i giorni di permanenza nel territorio svizzero. I vari pullman dei tanti viola club presenti saranno 25, provenienti da tutta Italia, tanti i pulmini di piccoli gruppi e intere carovane di macchine con sciarpe e bandiere che hanno colorato strade ed autostrade. Come sempre raccontiamo la cronistoria di quei tifosi che in poco meno di 24 ore, in viaggi non sempre facili e comodi, si mettono in marcia all'alba del giorno della gara e fanno ritorno nella notte dopo il fischio finale. Ognuno ha deciso l'orario di partenza, anche se le difficoltà trovate le hanno vissute tanti, con lunghissime code iniziate sull'Appennino, al confine, e terminate all'ingresso della città svizzera. Qualcuno ha avuto la fortuna di arrivare nel primo pomeriggio, ha potuto portare con allegria e confusione il colore viola nel centro, gustando i prodotti e scambiando qualche frase con gli abitanti del luogo, la maggior parte è arrivata con calma direttamente allo stadio. All'ingresso nessun problema di sorta, ognuno si è posizionato nel proprio settore, anche gli steward e i poliziotti hanno svolto il loro lavoro con la massima tranquillità. Intorno alle 20.00 le bandiere sventolavano da ogni parte, i primi cori all'entrata dei portieri, fino a pochi minuti prima della gara, i supporter della squadra avversaria un nugolo di persone silenziose. All'entrata delle due squadre il tifo diventa incessante, le voci rimbombano anche per la totale copertura in legno del Letzigrund. A questo punto lo speaker prima di dare le formazioni, ricorda che la squadra gigliata giocherà con il lutto al braccio, in onore di un grandissimo tifoso che ci ha lasciato la scorsa settimana,Valter Tanturli, colui che ha dedicato tutta la sua vita alla squadra viola.
I cori con il suo nome vanno a ritmo dei tamburi, si replicano per tutta la gara, la tristezza e la commozione hanno il sopravvento nel clima di euforia ed entusiasmo. Inizia la partita , senza sorprese, mister Montella schiera il 3-5-2, si rivede titolare in difesa Roncaglia, Ambrosini prende il posto dell'infortunato Pizarro, ma gli occhi sono tutti puntati sulla coppia di attacco Rossi, Gomez. La squadra parte subito in attacco, ci sembra di vedere quella ammirata pochi mesi prima, le prime occasioni sono tutte viola, siamo solo al 12° quando un perfetto lancio di Gonzalo trova Cuadrado libero sulla destra che entra in area e con un tiro da cineteca batte il portiere Burki sotto la traversa gonfiando la rete. Siamo dalla parte opposta ma la visuale è perfetta e il goal si festeggia con fumogeni e cori senza tregua. Si sprecano tante occasioni, ma la squadra non è mai in difficoltà, qualche fallo non viene ravvisato , ma poco conta. Pochi minuti per rifiatare e si riparte con i viola che attaccano sotto il nostro settore, passano solo pochi secondi e Rossi lancia Gomez che si trova a pochi passi dal portiere avversario, il difensore Grichtiug che nell'anticiparlo manda in rete e sancisce il raddoppio della Fiorentina. Il display indica Gomez. Ormai sembra partita chiusa, ma i ragazzi viola cominciano a sentire la prima stanchezza, sfiorano anche il terzo goal ma la sfortuna e il portiere negano un ulteriore gioia. Al 64° uno svarione difensivo viola manda Anatole del Grasshopper in rete, sugli spalti prevale una certa apprensione. I cambi di Rossi per Ljajic, Alonso per Pasqual e Mati Fernandez per il beniamino assoluto della tifoseria Borja Valero, non cambiano il risultato, anche se qualche contropiede viola fa sussultare il settore. I lunghissimi cinque minuti di recupero si vivono in totale apnea, che sfociano al fischio finale nella gioia più assoluta. Restiamo quasi distrutti seduti sui seggiolini più di mezz'ora, fino a quando, ognuno riprende la strada del ritorno verso casa. La soddisfazione è totale, il risultato ci fa ben sperare per la gara di ritorno tra sette giorni al Franchi, dove ancora una volta il cuore pulsante della tifoseria saprà essere accanto alla squadra, e dare quella spinta in più a dimostrazione che finalmente l'Europa è tornata ad essere viola...