VISTA IN TRASFERTA, Domande senza risposta

a cura di Patrizia Iannicelli
16.12.2016 15:45 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
VISTA IN TRASFERTA, Domande senza risposta
FirenzeViola.it

Dopo la vittoria sofferta di lunedi contro il Sassuolo, i viola proseguono il tour de force di gare ravvicinate prima della sosta di Natale, con il recupero a Marassi contro il Genoa, interrotta per maltempo lo scorso 11 settembre. I tifosi al seguito della squadra, come spesso avviene nei giorni lavorativi, sono costretti ad organizzarsi autonomamente con mezzi propri. I supporter gigliati si ritrovano nel parcheggio adibito agli ospiti nella zona del porto vecchio, e con navette scortati  dalle forze dell'ordine al "Ferraris". Nessun problema ai controlli di rito, così da essere sugli spalti nel settore superiore già nelle fasi del riscaldamento, in totale 205. Le prime perplessità arrivano quando si nota la formazione degli undici titolari completamente stravolta nel modulo e nei giocatori. Si parte con un 4-3-3, Tatarusanu in porta, Gonzalo e Astori al centro della difesa, Salcedo a destra e Maxi Olivera a sinistra, Sanchez, Badelj, e Vecino a centrocampo, Bernardeschi e Milic sulle fasce, Zarate punta centrale. Si riparte dal ventottesimo minuto, la speranza è che le solite difficoltà e amnesie difensive siano rimaste nello scorcio di gara di settembre. L'ironia sull'argomento è totale, ma dopo pochi minuti un'uscita avventata del portiere viola e un salvataggio di Gonzalo lascia senza fiato e fa tremare evidenziando le solite problematiche. Non sono passati neanche dieci minuti che Lazovic sfruttando un cross dalla sinistra di Ninkovic porta in vantaggio i padroni di casa. Ancora un inizio shock da parte dei viola con qualche responsabilità della difesa e di Milic.

Il vento gelido che imperversa sul "Ferraris" quasi non si avverte tanta la rabbia e la disperazione di vedere passaggi sbagliati, giocatori fuori ruolo, nessuna idea di gioco, una squadra allo sbando in balia degli avversari che a dire il vero non sono così superiori. La  Fiorentina non riesce a reagire e non si porta mai in area avversaria e si va all'intervallo in svantaggio. Nel secondo tempo si spera in qualche cambio che possa cambiare le sorti della gara, il primo è Kalinic al posto di Milic. Subito dopo un tiro di Zarate dalla distanza si ferma sulla traversa e riporta la fiducia nei tifosi, che evidenziano anche la buona dose di sfortuna nella circostanza. La Fiorentina non riesce a costruire occasioni da rete ma va vicino al pari  in una mischia su calcio d'angolo dove Vecino non trova la deviazione vincente. Il Genoa senza grandi manovre controlla la gara e va vicino al raddoppio con Rigoni. I cambi tardivi al trentasettesimo di Maxi Olivera per Ilicic e di Badelj per Tello a pochi minuti dalla fine, non creano pericoli per gli avversari. Al triplice fischio finale i tifosi non possono fare altro che archiviare con delusione una sconfitta che fa molta rabbia per come arrivata, con una serie di domande che purtroppo resteranno senza risposta. Che motivo c'era di stravolgere la formazione in così tanti elementi? Perché tenere fuori Kalinic , che sta dimostrando di essere quello più in forma? Perché si regala quasi sempre una parte della gara agli avversari che si sottovalutano a prescindere dal valore tecnico? Perché l'approccio iniziale è da incubo, senza motivazione e carattere? E che dire del mercato estivo e delle riserve che non sono all'altezza dei titolari? Come si affronteranno le prossime sfide impegnative con Lazio e Napoli?  Consapevoli che sarà una stagione altalenante i tifosi delusi e amareggiati si apprestano a ripartire tra pochi giorni a Roma, l'unica risposta certa che possono avere.