VIRATA TATTICA
Due cambiamenti nell'intervallo, due modifiche che alla Fiorentina hanno consentito di raddrizzare le partite in questione e portare a casa due punti. Contro Spal e Lazio Pioli ha modificato l'assetto iniziale passando dalla linea difensiva a 4 a quella a tre, con il chiaro intento, al di là dell'inserimento di un difensore, di consentire alla squadra di alzarsi e trovare con più facilità la profondità di gioco.
A Ferrara era stato Carlos Sanchez ad aggiungersi ad Astori e Pezzella nella linea davanti a Sportiello, domenica all'Olimpico si è invece rivisto Vitor Hugo. Una variante che sembra funzionare, almeno nelle ultime due circostanze, alla quale Pioli ha poi aggiunto l'impiego di due punte. L'altra grande modifica oltre la difesa è infatti quella della contemporanea presenza di Babacar e Simeone, invocata a più riprese per la solitudine cronica del giovane attaccante argentino.
E se nel 3-4-1-2 finale con Saponara trequartista chi si è sacrificato di più è stato Chiesa dirottato sulla corsia destra (ma Bruno Gaspar può rappresentare un'alternativa valida) non è detto che in futuro la Fiorentina possa proprio ripartire da una difesa a tre e da un attacco a due punte. Pioli, dopo aver a lungo pensato, sta cominciando a cambiare nuovamente la sua Fiorentina, e il punto raccolto a Roma conferma come la virata tattica in questione possa avere i suoi bei, fondati motivi.