VIOLA PARK, PADOVANI, FRANCHI: UNA SETTIMANA DI VIAGGI, SCONTRI E PASSIONE
La stagione 2023-24 che inizia oggi va incontro a tante incertezze per la Fiorentina, ma la squadra c'entra poco stavolta. Nonostante la Uefa tenga i viola sulle spine con la decisione sulla Juve in Conference e un mercato che per ora ha visto solo tre addii (Venuti, Saponara e Sirigu, ma per il lavoro in entrata c'è comunque tempo), la Fiorentina inizia in realtà con tanti dubbi relativi alle infrastrutture visto che centro sportivo e stadio restano questioni da sistemare.
VIOLA PARK - Per il Viola Park è questione di giorni per il ritiro e di qualche mese per l'inaugurazione ma ritardi a parte e "campini DA13" ancora in gestione e in eventuale soccorso fino al 31 agosto (sembra serviranno per le squadre giovanili in realtà), tutto è più o meno sotto controllo. I lavori proseguono insomma e
STADIO: NARDELLA CONTRO TUTTI - Lo stadio è invece l'argomento più nebuloso, con il sindaco Nardella che sembra crederci sempre, nonostante intorno gli stiano facendo tutti terra bruciata o lo sconsiglino di proseguire. E con i lavori che devono iniziare entro dicembre, non si sa ancora chi farà i lavori, visto che le imprese hanno disertato la prima asta. Eppure, appunto, il sindaco prosegue sulla propria strada, rilancia un piano B per la seconda asta, porta in tribunale il Governo e, nel frattempo, organizza viaggi di lavoro per prendere più informazioni possibili su situazioni simili.
PADOVANI STILE CAGLIARI E RIPERCUSSIONI SU ABBONAMENTI - In questa settimana il direttore generale del Comune, Giacomo Parenti, è stato infatti prima in Sardegna poi in Spagna. A Cagliari il dirigente, i tecnici del Comune e lo studio Arup hanno "studiato" lo stadio provvisorio dei rossoblù, l’Unipol Domus, che la squadra sarda utilizza dal 2017 e finché non sarà pronto il nuovo Sant’Elia. Idee e indicazioni su come rifare il "Padovani" dove giocherà la Fiorentina nelle due stagioni successive a questa che inizia oggi, alla quale resta invece "solo" l'incognita Ferrovia, eventualmente interessata dai lavori in partenza a dicembre. Un'incognita non da poco anche in vista della campagna abbonamenti che la società deve ancora lanciare con tutti questi dubbi.
BILBAO E LO STADIO FATTO CON SOLDI PUBBLICI - E, tornando ai viaggi di Parenti, oggi è invece a Bilbao insieme al sindaco per stringere una collaborazione ad ampio raggio con la città basca in occasione della tappa odierna del Tour de France (che il prossimo anno parte proprio da Firenze e che, passando davanti al Viola Park chissà che non diventi un'opportunità "turistica" e a livello di iniziative anche per la Fiorentina). Quello che interessa al nostro discorso è soprattutto il fatto che a Bilbao ormai da 10 anni c'è uno stadio (ci hanno giocato anche i viola) che è nel centro cittadino ed è stato realizzato con 180 milioni di soldi pubblici. E' ovvio che il discorso sia andato anche su quello, per dimostrare che non è poi un'eresia fare uno stadio con soldi pubblici, soprattutto se considerato un monumento come a Firenze che ha trovato un Soprintendente fin troppo fiscale e solerte come Pessina.
LA "BATTAGLIA" DI RENZI - Ieri il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è tornato a parlare rivolgendosi a Nardella: alt al progetto Arup, dirottare i fondi (135 mln circa) già stanziati dallo stadio alla città e far trattare il Comune di Firenze col governo Meloni (secondo lui disposto a trattare) per avere una compensazione ai 55 milioni definanziati dopo il no dell'Europa. Con il restyling del Franchi da far fare a Rocco Commisso, col progetto pronto dell’architetto Marco Casamonti, dopo aver ottenuto la cancellazione del vincolo sulle curve (come se fosse scontato però che Commisso lo voglia ancora fare dopo 4 anni e tante disavventure, visto che dopo la prima conferenza di Matteo Renzi sullo stesso argomento il presidente rimase freddo, imputandogli anzi di non aver dato lo stesso appoggio quando i vincoli furono messi). E con l'addio anche all'idea Padovani, che sarà rifatto ancora a cura di Arup e a carico del Comune con una variazione di bilancio (le consigliere di IV presenti ieri, Felleca e Dardano, hanno fatto capire che in consiglio voterebbero anche contro). In questo caso c'è da dire che soldi pubblici o privati nel restyling un'alternativa per giocare durante i lavori va trovata.
TAR - Renzi ha sconsigliato al sindaco, infine, di fare causa allo Stato, battaglia persa che porta via solo anni per lui. Nardella però nel frattempo ha già depositato il ricorso al Tar sottolineando 9 motivi per cui andava fatto e come detto ha arrivato il piano B dando mandato ad Arup di fare il progetto esecutivo del Franchi in attesa della seconda asta. Il tempo stringe, i dubbi restano e la Fiorentina resta spettatrice, anche se di sicuro negli ultimi tempi dal Comune qualche tentativo di tirare dentro Commisso c'è stato di sicuro. Con il dg viola Barone che, però, durante il Trofeo Maestrelli è tornato a lamentarsi per le troppe domande ancora senza risposta sull'argomento da parte del Comune e di nuovi incontri ancora da fare.