VIOLA A LONDRA, To dare is to do
"Audere est facere", o ancora "To dare is to do". In altri termini "Osare è fare". E' questo il motto del Tottenham Hotspur, l'avversaria che domani la Fiorentina affronterà in terra d'Albione. In una Londra fresca, ben più interessata all'imminente avvio della Premier League, i viola di Sinisa Mihajlovic scenderanno in campo a "White Hart Lane" in quello che è un vero e proprio tempio del calcio inglese. D'altro canto, da queste parti, ovunque ti giri puoi respirare il profumo del football. Solo a Londra, infondo, ovunque volgi lo sguardo e ti ritrovi di fronte uno stadio.
Una Fiorentina rattoppata, quella che domani affronterà gli "Spurs", mentre di fronte ci sarà una squadra già in rampa di lancio per l'avivo della stagione, preliminare di Champions incluso con la doppia sfida agli svizzeri del Young Boys Bern. Il rischio è quello di subire un vero e proprio assalto, in pieno stile inglese come accadde contro l'Everton, ma siamo ancora alle amichevoli d'estate e il risultato conta davvero poco.
Conta, semmai, vedere i progressi di una squadra che non gioca amichevoli dalle sfide, leggere, organizzate a Cortina contro onesti dilettanti. Sia contro il Tottenham che contro il Valencia la Fiorentina, priva di svariati titolari, misurerà la condizione e, perchè no, anche la voglia di tornare a respirare il profumo dei palcoscenici europei che contano. Poco male, allora, se domani i vari Pavlyuchenko, Lennon, o quel Keane bandiera irlandese potranno fare male ai giovani viola. Ljajic, alle spalle di Gilardino, guiderà una Fiorentina che ha già voglia di guardare lontano. E l'atmosfera inglese, infondo, alla Fiorentina ha già regalato incredibili soddisfazioni. Chiedere, in tal senso, che cosa ne pensano a Liverpool.