VERSO LA LAZIO, La prima di Socrates...
C'era grande curiosità per un personaggio che sembrava uscito dalla penna di un fumettista: mezzo dottore e mezzo rivoluzionario, con delle striature di politicante prestato al calcio. Certamente un “grande” in patria, destro per necessità, fruitore del tacco per vezzo. Il suo nomignolo era Socrates, il suo nome per esteso invece... Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira. In arte Socrates. Era arrivato a Firenze nell'estate del 1984, per sostituire Antognoni. Piccolo flashback: sembrava che il “capitano” ce la facesse dopo il tremendo infortunio del 12 febbraio 1984. Sulla lista di Tito Corsi, infatti, c'era Karl Heinze Rummenigge, fortissimo attaccante tedesco del Bayern di Monaco. Ma ahimè, dall'ospedale non arrivano buone notizie: Antognoni non ce la fa, qualcosa nell'intervento non è andato per il verso giusto, dovrà saltare l'intera stagione. Cambio di programma allora: la dirigenza viola stramba su un centrocampista che potesse surrogare l'assenza pesantissima del “capitano”. Il nome è appunto quello di Socrates. La piazza sembra apprezzare, la quota abbonamenti si impenna a 25.000 e si comincia a parlare di scudetto.
Intanto comincia il campionato. La prima è a Roma con la Lazio, il 16 settembre 1984. Fiorentina in campo con Galli, Gentile, Contratto, Oriali, Moz, Passarella. Massaro, Socrates, Monelli, Pecci, Iachini. Insomma... Socrates con l'otto, Pecci col 10. E la rivalità è solo all'inizio. Eh già, perchè tra il brasiliano e l'Eraldo non corse mai buon sangue: entrambi troppo protagonisti, tatticamente si pestavano i piedi, troppo diversi anche i caratteri, le estrazioni sociali. Comunque, quel giorno l'esordio di Socrates nel campionato italiano fu più che sufficiente, e la Fiorentina tutta si espresse su buoni livelli. Fu proprio Pecci a decidere la partita con un gran sinistro al “sette” sulla sinistra di Nando Orsi, numero uno laziale. Era il 71', e la Fiorentina partì col piede giusto. Fu (ahimè) un fuoco di paglia: i viola cominciarono ben presto a balbettare, addirittura in coppa Uefa ci fu la rovina di Bruxelles (2-6 contro l'Anderlecht). Alla fine i viola si piazzeranno al 9° posto, dopo tutte le “grandi”, sbeffeggiate dal Verona campione d'Italia. In più l'allenatore De Sisti fu colpito da un ascesso al cervello che mise in pericolo la sua vita. Subentrò alla 12° Ferruccio Valcareggi, per un campionato tranquillo... diciamo pure mediocre. Socrates realizzò 8 reti in tutta la stagione, ed a fine anno se ne tornò in Brasile. Il dottore ci ha lasciato il 4 dicembre 2011.