VERSO LA JUVE, Da Galdiolo a Passarella...

23.09.2012 12:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
VERSO LA JUVE, Da Galdiolo a Passarella...
FirenzeViola.it
© foto di Andrea Pasquinucci

Fiorentina-Juventus, ci piacerebbe raccontarle tutte. Dalla prima all'ultima. E non c'è solamente la "griffe" di Antognoni, Bertoni, Batistuta, Baggio, Borgonovo... C'è anche una classe operaia che (come recitava il film) va in Paradiso, accompagnata spesso da "cameo" prestigiosi come (per esempio) quelli di Passarella ed Oliveira. Insomma tutto quanto fa spettacolo, sopratutto quando si parla di Fiorentina-Juventus.

Giancarlo Galdiolo - Fiorentina-Juventus 1-1, 26 febbraio 1978
Mai titolo fu più appropriato perchè, quel giorno, il vecchio caro "badile" salì davvero in Paradiso per colpire quel pallone e scaraventarlo alle spalle di Dino Zoff. "Il colpo di testa che fa dormire" titolò "la Nazione" dell'epoca, testimone di un campionato disgraziato che sarebbe stato ancora peggiore (e sarebbe forse finito male) se Galdiolo non avesse incornato in maniera vincente pareggiando il gol iniziale di Boninsegna. Fu un gol sotto la "ferrovia", sotto la pioggia, sotto le lacrime dei tifosi viola, volle dire un punto d'oro sulla strada verso la salvezza.

Gigi Sacchetti, Alessio Tendi - Fiorentina-Juventus 2-1, 6 gennaio 1980
Due gol che si fondono in uno solo, per una vittoria a suo modo storica. Il primo, al 19', realizzato da Sacchetti con una sforbiciata mirabolante alla sinistra di Zoff. Il secondo a firma Alessio Tendi con una fucilata che, al tempo, si disse provenisse da Fiesole, vista la potenza, vista la distanza. Alessio rubò palla a Causio, fece 30 metri palla al piede, e alla tre quarti juventina scagliò un missile terra-aria imparabile. Accorcerà Bettega in chiusura di primo tempo, ma la Fiorentina vincerà la partita.

Nicola Berti - Fiorentina-Juventus 2-0, 6 aprile 1986
E' la Fiorentina del primo Aldo Agroppi. Quello bravo, quello vero. Tutta un'altra storia rispetto al secondo (stagione '92-'93) che non vogliamo nemmeno ricordare. Fiorentina in lotta per un posto Uefa, in vantaggio contro la Juventus capolista grazie ad un gol del "caudillo", al secolo Daniel Passarella, realizzato con un colpo di testa su punizione di Antognoni. Siamo sotto la Ferrovia, è il 90' e Daniele Massaro lancia Nicolino Berti sul filo del fuorigioco. Fuga del "piedone" parmigiano verso Tacconi, dribbling e rete definitiva del 2-0. E' il delirio, l'apoteosi: Agroppi entra in campo, insegue Berti pazzo di gioia, l'allora Comunale fa da cornice alla follia collettiva viola... La Juventus è battuta, ancora una volta la partita dell'anno è nostra.

Sergio Battistini - Fiorentina-Juventus 2-2, 17 gennaio 1990
Si perdeva 2-0, finì 2-2 grazie ad un rigore di Roberto Baggio ed un colpo di testa di Sergio Battistini. L'ex milanista non era proprio un operaio: nato e cresciuto nel vivaio rossonero, comincia la carriera da mezzala, si trasforma centrocampista (così giocherà i primi anni anche nella Fiorentina) per poi sublimarsi nel ruolo di libero (o difensore centrale, come si dice oggi). Quel giorno fu una brutta Fiorentina, come lo fu in tutto il campionato. Era la squadra di Bruno Giorgi, bellissima in Europa, bruttissima in Italia. Fu comunque un pareggio in rimonta, un gol decisivo, con i viola salvi solo all'ultima giornata.

Aldo Firicano - Fiorentina-Juventus 3-0, 22 febbraio 1998
E' l'ultimo dei gol degli operai viola contro la Juventus che andiamo a ricordare. Firicano era un combattente, un muscolare, un libero vecchio stampo che difendeva arcigno, e sui calci di punizione saliva a dar mano all'attacco. Fu proprio su uno di questi, calciato da Morfeo al 30' di Fiorentina-Juventus, che l'ex cagliaritano salì in Paradiso, e con lui tutto il popolo viola. Seguirono le reti di Oliveira e (bellissima) quella di Robbiati che aveva già timbrato il cartellino contro i bianconeri in un 1-1 di due stagioni prima. Lulù e Spadino non erano operai bensì fini dicitori, ma erano due che per la Fiorentina gettavano il cuore oltre l'ostacolo, si trasformavano da patrizi in plebei, insomma...davano tutto per la causa viola. E anche per questo li ricordiamo volentieri.