VENDETTA TREMENDA VENDETTA
Partiamo da un assunto: niente e nessuno potrà cambiare la storia di quel 17 febbraio 2010. Niente e nessuno potrà restituire ai tifosi viola un quarto di finale di Champions League. Niente e nessuno potrà cancellare la beffa, la delusione, il dolore atroce (parliamo di calcio è vero, però ci capirete...) perpetrato da un panciuto direttore di gara e dal suo accolito assistente. Di conseguenza, nessun'impresa sportiva potrà vendicare fino in fondo quello che il 17 febbraio 2010 si rivelò un furto in piena regola. Per quei due-tre che non hanno capito, parliamo di Bayern-Fiorentina ottavo di finale della Champions 2010, parliamo del gol del 2-1 di Klose all'88', parliamo dei due ettari di fuorigioco che permise ai tedeschi di battere i viola e mettere un'ipoteca sul passaggio del turno. Un momento tristemente indimenticabile per tutta la Firenzeviola, anche perchè dopo...niente sarà più come prima. Piccola chiosa a margine: quella Fiorentina, la Fiorentina di Champions, la Fiorentina di Cesare Prandelli era una squadra talmente forte, quadrata, motivata, che non solo quella sera perse il diritto a giocarsi i quarti di finale, ma allo stesso tempo gli fu negata anche la possibilità di disputare la potenziale finalissima contro l'Inter. Ricordiamo, infatti, come nei quarti il Bayern si sbarazzò del Manchester United, eliminò in semifinale il Lione (già battuto dai viola nel girone eliminatorio), per poi essere sconfitto dai nerazzurri di Mourinho nella finale di Madrid. Sì, nessun dubbio: come ci arrivò il Bayern, allo stesso modo quella Fiorentina poteva giocarsi a pieno titolo il trofeo più importante d'Europa.
LA VENDETTA DI CESARE - Questa lunga premessa per augurare a Cesare Prandelli di compiere l'ennesima impresa: lui, novello Rigoletto che nel dramma di Giuseppe Verdi urlava... "Si, vendetta tremenda vendetta", duella contro il calcio tedesco, contro Miroslav Klose, contro tutti quei giocatori che stasera si troverà di fronte e che, quell'infausto 17 febbraio, giocavano con la maglia del Bayern. Ci riferiamo ai difensori Lahm e Badstuber, ai centrocampisti Mueller e Schweinsteiger, agli attaccanti Klose (appunto...) e Mario Gomez. Ben sei esponenti di questa Germania, che stasera proverà a fermare l'Italia del Cesare nazionale, facevano parte di quel Bayern che scippò la qualificazione alla Fiorentina. Ecco perchè vorremmo che Cesare Prandelli (lo sapete... lo abbiamo eletto portabandiera viola agli Europei, visto che tra i convocati non figura neppure un giocatore della Fiorentina) in qualche modo vendicasse l'affronto, si riprendesse (almeno lui) una parte di ciò che gli è stato tolto, ed in minima parte restituisse qualcosa anche agli inconsolabili tifosi gigliati. A proposito... quella sera del 17 febbraio 2010 sul campo dell'Allianz Arena c'era anche Riccardo Montolivo. Ci riesce difficile affidarsi a lui per una rivincita, addirittura impossibile considerarlo uno dei nostri, e quindi lo esenteremo da tale compito. Anche se, teoricamente, l'ex talento di Caravaggio fino al 30 giugno sarebbe ancora un giocatore della Fiorentina. Lo abbiamo detto però...pura e sterile teoria. Andiamo avanti.
ALTRE VENDETTE - In tema di vendette, ne avrebbe molte di più la Germania da consumare nei nostri confronti che il contrario: ricorderete l'Italia-Germania 4-3 di Mexico '70, l'Italia-Germania 3-1 di Spagna '82, il Germania-Italia 0-2 (si giocava a Dortmund) dei mondiali tedeschi del 2006. Tutti trionfi azzurri (due semifinali, ed una finale) che fruttarono due campionati del mondo ed una finale (persa) col Brasile di Pelè. I bianchi di Germania storicamente ci soffrono, ci temono, la fantasia italica contro la tetragonia teutonica... Cesare saprà come metterli in difficoltà. Ultime due citazioni storico-cabalistiche. La prima: solo una volta la Germania ci ha eliminato in una competizione ufficiale, e successe proprio nella fase finale di un europeo. Successe nel 1996, in Inghilterra, e l'Italia pareggiò 0-0 con la Germania che poi vincerà quell'edizione. Ci condannò un rigore fallito da Zola, e la qualificazione andò alla Cecoslovacchia di Nedved. La seconda: la Spagna è la prima finalista di questo europeo. Ricordiamo allora come fu proprio la Spagna a batterci ai rigori nei quarti dell'Europeo del 2008. Di Natale sbagliò il rigore decisivo, in panchina per l'Italia sedeva Donadoni. Anche in questo caso, la finalissima con le "Furie rosse" cascherebbe a fagiuolo. A buon intenditor...