VECCHIO POKER DI DUBBI
E' il momento dei bilanci, anche se al mercato di riparazione mancano due mesi circa. Pioli ha delineato già l'undici titolare e per chi gioca poco è il momento di tirare le somme: aspettare il proprio momento o cercare spazio altrove. Tra i meno impiegati, oltre a Vitor Hugo che -arrivato a luglio - chiede pazienza per adattarsi nel minor tempo possibile, ci sono soprattutto quattro giocatori dello scorso mercato che di tempo ne hanno avuto per adattarsi al calcio italiano, ma che evidentemente non soddisfano per caratteristiche Pioli. Ormai relegati al ruolo di riserve infatti i due centrocampisti Sanchez e Cristoforo così come Maxi Olivera e Hagi tanto che al centro sportivo accorrono i procuratori per un primo sondaggio sulle intenzioni della società sui loro assistiti poco sfruttati, come ha fatto oggi Daniel Delgado per i due uruguaiani.
Maxi infatti dopo la disastrosa prova di 90' a Milano ha disputato solo spezzoni di 22 minuti con l'Atalanta e 45' con il Crotone, Cristoforo appena 48 minuti complessivi tra Inter, Verona e Benevento. Qualche minuto in più per Sanchez con 208 minuti tra Inter e Atalanta da titolare, Juventus (22') e Udinese (appena 6'). Piange invece il piatto per quanto riguarda il figlio d'arte, mai utilizzato da Pioli che pur ha dato spazio ad un altro giovane come Lo Faso. Insomma i messaggi per questi giocatori sono chiari: o si accontentano della panchina o fanno le valigie. Certo è che Pioli ha bocciato non tanto il mercato di quest'anno quanto quello dell'anno scorso anche se questi giocatori erano arrivati da riserve, fatta eccezione da Olivera preso all'ultimo momento per la partenza di Alonso. In questi due mesi Pioli dovrà dunque decidere se questi giocatori sono utili alla causa viola, così come i diretti interessati dovranno decidere se fare le comparse a Firenze o cercare gloria altrove.