VARGAS, Profezia avverata, gioco in una grande squadra

14.11.2009 18:19 di  Redazione FV   vedi letture
VARGAS, Profezia avverata, gioco in una grande squadra
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Queste le parole rilasciate a Radio Blu da Juan Manuel Vargas: "Nella mia carriera sempre sulla sinistra? Sempre sulla sinistra. Questa è sempre stata la mia posizione in campo. Profezia di Lo Monaco vera? Si, quando mi prese dal Colon di Santa Fe, mi disse che dopo due anni di Catania sarei approdato in una grande squadra. Fiorentina grande squadra? Tutte le squadre in cui gioco sono sempre grandi e io do sempre me stesso per aiutare la squdra. Il coro della Fiesole? Mi fa piacere e ringrazio la curva per quello che fanno. Il mio rapporto con i tifosi? Cerco sempre di far bene per la squadra, poi i tifosi decidono se volermi bene o no. Il rapporto con Prandelli? Lo ringrazio, così come la società e i compagni, perchè mi ha saputo aspettare. Il migliore degli allenatori? Sono tutti diversi. Per me è importante che un allenatore mi dia fiducia. Il mio avanzamento? Per me è uguale giocare dietro o avanti. Basta che abbia la fiducia in me stesso. Non parlo mai con un allenatore su dove devo giocare. E' una scelta che tocca all'allenatore. Differenze nel giocare con Pasqual e Gobbi? E' uguale. Sono tutti e due grandi giocatori.

E' importante avere anche la loro fiducia, perchè sapere che c'è qualcuno che ti protegge è importante. Io uno dei giocatori che crossa di più? Sono felice di farne tanti per la squadra, ma ne fanno tanti anche Pasqual e Gobbi. Tanti cross non sfruttati? Forse è vero. Più attaccanti in area per sfruttarli al meglio? Non voglio entrare in merito, ma sono decisioni che spettano al mister. Il destro? Lo uso soltanto in macchina. Ogni tanto ci provo a usarlo. Più di 20 palleggi li faccio, ma meglio usare il sinistro. Il secondo posto? Il campionato è lungo. Dobbiamo andare con i piedi per terra e alla fine vediamo. Battere il mio record personale di 5 reti? Perchè no. Ogni volta che scendo in campo cerco sempre di migliorarmi. I rigori? Nella mia carriera qualche volta li ho battuti ma c'è già chi li batte. Il mio soprannome? Sono veramente tanti che non riesco a tenere il conto. La mia nazionale? Ci sono tanti problemi e finchè non cambia la dirigenza resterà così. Ci sono tanti giocatori buoni ma purtoppo abbiamo tanti problemi".