UNO STRAPPO DEFINITIVO MA NESSUN RIMPIANTO PER VCG
Devo dire che sono rimasta scioccata dalla notizia che la Fiorentina ha fatto partire una diffida per le offese online rivolte ai DV da un tifoso e alcuni simpatici amici mi hanno detto di cominciare a cercarmi un avvocato! Sottolineando il concetto che la mia avversione all’attuale dirigenza viola non ha mai travalicato la maleducazione, credo che la contestazione debba rimanere entro certi limiti e certi termini anche se dura e continuata. Posso però azzardare che mi pare almeno inquietante che una società stia a spiare i profili facebook dei propri tifosi o che qualcuno le segnali quello che viene scritto. Ormai la nostra vita è una sorta di “grande fratello” e i social spesso finiscono per essere un campo di battaglia. Ribadisco che le frasi inquisite sono disdicevoli ma, purtroppo, il calcio spesso è sopra le righe, sopra le regole del decoro, sopra la decenza. Non ce ne dobbiamo fare un vanto, ma la passione può offuscare il cervello o meglio alcuni tifosi si dimenticano a volte di inserirlo.
Un tempo, ormai molto tempo fa, speravo che ci fosse una qualche possibilità di ritrovare una linea d’intesa, un contatto fra la città e la dirigenza ma purtroppo siamo arrivati ad un punto di non ritorno, un muro contro muro invalicabile. Questa ultima mossa, anche se capisco che certe offese non sia piacevole riceverle e non sia corretto farle, è lo strappo definitivo e mi viene da pensare che probabilmente ai DV importi ben poco. Non so cosa succede nelle altre città e nelle altre tifoserie, ma non ho mai sentito che sia successa una cosa del genere altrove e dubito che a giro ci siano solo ragazzi a modo. Non voglio dare un alibi a chi sbaglia ma è sempre il tifoso che ci rimette. La storia dice che non c’è mai stato un grande feeling fra le parti ma gli anni recenti hanno sancito una situazione da “separati in casa” fra i fiorentini e i DV. Nel mezzo però c’è la Fiorentina che non può che trarre impulsi negativi dal mancato interesse affettivo e ambizioso della proprietà.
In tema di proprietà è stato rispolverato in questi giorni il mito, per alcuni, di Vittorio Cecchi Gori presente a Firenze per girare un documentario sulla sua vita. E’ partita inevitabilmente la discussione su quale delle due presidenze, VCG e DV, fosse la più gradita e, nonostante il mio disappunto per i fratelli marchigiani, non rimpiango assolutamente Vittorione perché non riesco a dimenticare quanto successo alla fine della sua gestione. Va bene essere incavolati neri coi DV, ma la gente si dimentica che abbiamo rischiato di non vedere più la Fiorentina? Vittorio parla di “cuore” senza però ricordarsi che le sue operazioni finanziarie hanno danneggiato in modo assoluto la nostra squadra. Poi possiamo disquisire sui modi del fallimento, ma da qui a portarlo in trionfo con lo slogan “Vittorio è il mio presidente”, anche no!
Mi servirebbe una via di fuga, una terza opzione ma al momento non ne vedo alcuna. C’è almeno la possibilità di tornare a parlare di pallone perché domenica arriva al Franchi il Torino. Mi conforta leggere che Chiesa sta meglio e potrebbe, forse, anche giocare ma penso che sia opportuno valutare bene le sue condizioni tenendo sempre di mira il 25 aprile, data della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. Anche se lontano e difficile è l’unico obiettivo che abbiamo.
La Signora in viola