UNA TESTATA ALLE VOCI
Tra i maggiori dibattimenti della settimana che ci accingiamo a metterci alle spalle c'era sicuramente quello su chi dovesse occupare il centro dell'attacco viola, e se valutare o meno l'uso delle due punte. Pioli alla fine ha dato torto ai lettori di FirenzeViola.it, che nel nostro sondaggio avevano dato la preferenza alla doppia punta Simeone – Babacar, schierando l'argentino da unico nove della squadra. Cholito ha ringraziato il mister per l'assist e, dopo una prima mezz'ora complessivamente piuttosto difficile, ha fatto altrettanto con Laurini per il bel cross fatto partire da destra, svincolandosi dalle attenzioni di Cannavaro, approfittando poi del mancato intervento di Acerbi per portare in vantaggio i suoi e allo stesso tempo dare una poderosa testata alle numerose voci sul suo scarso rendimento in zona realizzativa.
In fondo i numeri, aggiornati a stasera, non parlano di un argentino così fuori dai meccanismi offensivi quando c'è da far male: con la quinta rete in 15 presenze, Simeone ha fatto calare il suo rapporto minuti-gol giocati da 283 a 241, ma soprattutto ha anche 4 assist in cantiere, avendo messo così decisivamente il suo zampino in 9 delle 26 reti totale segnate dai viola. Non sono dati di un fuoriclasse, certamente: è però lecito concedere alla punta classe '95, oltre ad un significativo margine di crescita insito nel suo anagrafe, un periodo per mettere a punto ed oliare i meccanismi con il resto dei compagni, peraltro tutti nuovi. L'argentino è poi stimolato da un Babacar, dietro di lui nelle gerarchie, che ha fame, e l'ha dimostrato anche nel quarto d'ora più recupero a lui concesso. E poi, pensando che il Milan ha speso 30 milioni per prelevare Kalinic dalla Fiorentina e che i due hanno un rapporto realizzativo quasi perfettamente pari, oltre al fatto che rossoneri e viola viaggiano appaiati in classifica, c'è un piccolo margine per un mezzo sorriso. Già proiettato però all'esame di stato chiamato Napoli.