UNA ROSA CON MOLTE SPINE
Tempo di riflessioni in casa viola. La classifica piange, il progetto sembra aver perso di slancio e, conseguentemente, sorgono interrogativi sul futuro di molti dei giocatori attualmente in organico. Tra infortunati di lungo corso come Jovetic e Frey, che dovrebbero fare il loro rientro in squadra a primavera inoltrata, giocatori con contratto in scadenza ma ancora utili alla causa come Donadel, Santana e magari Comotto, big come Gilardino, Vargas e Montolivo che non sembrano più molto convinti di rimanere e giocatori che non sembrano rientrare ancora nei piani della società come Bolatti, Felipe, Zanetti e Papa Waigo ma che, al momento, appaiono di difficile collocazione, ecco che Pantaleo Corvino si trova un bel po' di casi spinosi da risolvere. Con un budget a disposizione che pare essere inferiore a quello degli anni passati, il ds viola dovrà necessariamente cercare di ottenere il massimo dalle cessioni di coloro i quali, per un motivo o per l'altro, non faranno parte della Fiorentina del futuro.
Niente sconti quindi, ma anche, come auspicabile, nessun giocatore utile perso a parametro zero; cosa purtroppo già successa in passato. Come utilizzare poi le risorse disponibili? Acquistare un altro portiere titolare come Marchetti, visti i problemi fisici di Frey e Boruc, o dare fiducia al nazionale under 21 Seculin? Prendere un terzino sinistro al posto di Pasqual o rinforzare il centrocampo? Ed ancora, cercare rinforzi in attacco o dare fiducia ai giovani Babacar, Seferovic o Iemmello? Senza dimenticare poi il caso forse più scottante: Adrian Mutu, che, nonostante abbia espresso il desiderio di rimanere, sembra ormai un separato in casa. Considerando tutti questi aspetti, quella viola sembra essere una rosa con molte spine; al giardiniere Corvino il difficile compito di potarla, rinvigorirla e restituirle la fierezza perduta.