UNA BOTTA DI OTTIMISMO
E' bastata mezza giornata con due acquisti importanti, per riaccendere un moderato ottimismo, se non proprio entusiasmo della piazza intorno alla Fiorentina, segno che di fronte alla rivoluzione annunciata i tifosi chiedevano solo rimpiazzi adeguati. Così del ciclo di Montella-Sousa poco è rimasto nel caso che anche Kalinic - come sembra -vada via. Sarebbero solo Tomovic, Babacar e Badelj (siamo sicuri che lui resti?) a tenere alta la vecchia guardia. Corvino ha iniziato la rivoluzione già a gennaio con gli arrivi di Sportiello che di fatto annunciava l'addio di Tatarusanu e di Saponara per Ilicic. Con Hugo per Gonzalo, Veretout per Vecino, Eysseric per Borja (trequartista) e Gaspar per Tello (visto che Sousa lo ha utilizzato molto da esterno basso, anche se il portoghese è il sostituto di Salcedo) mentre Benassi viene visto come un elemento duttile da utilizzare sì in mediana ma anche in posizione avanzata sulla fascia anche se non può essere inteso come il sostituto di Bernardeschi (per il quale comunque vale il discorso fatto per Tello, utilizzato spesso basso e per il quale si era pensato al "voltagabbana" Mor).
La rivoluzione però non è finita perché Simeone è pronto in caso di addio di Kalinic ormai promesso sposo del Milan anche se Pioli ha provato a reintegrarlo da figliol prodigo. E per completare la rosa serviranno anche un centrale di difesa e un altro esterno sinistro. Sul fronte delle uscite bisognerà sistemare innanzi tutto Mati, anche per alleggerire il monte ingaggi, e una serie di giovani chiusi dagli acquisti o non considerati nel progetto. Insomma la Fiorentina non è ancora completa ma certo l'umore è più alto di ieri perché negli ultimi due acquisti c'è la volontà di una progettazione impostata con giocatori pronti e di buon prospetto che, con tutte le cessioni e le vicende societarie, non era così scontata.