UN MARE DI INCERTEZZE DALLA UEFA
L'abbiamo attesa a lungo la sentenza UEFA sull'esclusione del Milan dalla prossima Europa League, ma dallo scarno e mal scritto comunicato della massima istituzione europea del calcio, che ha lasciato addensamenti di incertezza già dal momento della sua pubblicazione, forse sono venute fuori meno sicurezze di prima. Tanto che, come abbiamo appreso, anche all'interno della Fiorentina ad una prima lettura era parsa la sensazione che la pena fosse applicata per le prossime due stagioni. E invece no: se di esclusione davvero si dovesse trattare, questa di un solo anno.
Mai come in questo caso è obbligatoria la costruzione del periodo ipotetico: il Milan ha già fatto sapere, ma anche questa era cosa nota, che ricorrerà in appello al TAS di Losanna, ultimo grado di giudizio che può rovesciare il dispositivo federale. Le ipotesi e le suggestioni che si stanno già creando però devono porsi un freno, perché è altrettanto evidente che potrebbero incidere eccome le novità sul futuro societario dei rossoneri, che stanno ballando attualmente tra una prima ipotesi che vedeva coinvolto Ricketts, e la seconda portata avanti invece dall'italo-americano Commisso. La cessione del club potrebbe essere dunque un fattore, anche perché altrimenti Yonghong Li, attuale presidente, dovrà versare 32 milioni di euro nelle casse del Fondo Elliott, che a quel punto sennò acquisirebbe il club. A prescindere dalle vicissitudini rossonere, per la Fiorentina il tempo d'attesa sarà prolungato di almeno un'altra decina di giorni. Quindi il TAS sancirà la sorte definitiva.