UN FINALE DIVERSO

FirenzeViola.it

Peccato. È l'unica parola che viene da dire al termine di una serata che fino al 71’ aveva fatto sognare. Il minuto che decide tutto è proprio quello, l'attimo che cambia una stagione intera: rosso a Gonzalo, punizione per la Juve e palla sotto la traversa che ammazza le speranze della Fiorentina. È un macigno incredibile per le gambe dei viola, che si possono consolare solo con lo splendido abbraccio che il Franchi ha regalato alla sua squadra per tutto l'arco della partita. Un amore che va oltre il fischio finale, dopo il quale le uniche scene degne di nota che si vedono sul terreno di gioco sono solo il gesto dell'ombrello che Lichtsteiner regala ai tifosi seduti nel parterre di tribuna e il gesto con le braccia conserte che Tevez mostra alla Fiesole.

Tutto stile Juve. Lo stesso, per inciso, mostrato prima dell'inizio della gara dal dirigenza bianconera al completo, che in evidente segno di sfida ha passeggiato per tutto il tracciato del campo sotto gli spalti gremiti, surriscaldando il popolo viola. E meno male che il pranzo del protocollo UEFA a Villa Cora doveva aver raffreddato gli animi. Non resta che prendere tutto quello che di positivo ha lasciato la gara del Franchi. Cioè orgoglio, tenacia e consapevolezza di potersela tranquillamente giocare alla pari anche con i campioni d'Italia. Con i quali, in quattro confronti stagionali, i gol segnati e subiti impattano in un perfetto 5-5. 

Adesso non resta che rigettarsi con tutte le energie rimaste in una stagione che, per come la si voglia vedere, ha ancora tanto, tantissimo da raccontare. Un quarto posto da blindare, un Giuseppe Rossi (ieri sera in tribuna) che scalpita per tornare in campo e soprattutto una finale di Coppa Italia dove riversare tutta la rabbia e la determinazione che la Fiorentina si porterà dietro fin da oggi. Perché un sogno sfumato a 19' dalla fine, merita di avere un seguito ed un finale diverso.