UN DEGNO CONGEDO
Chiudere al meglio una stagione triste. La più brutta dell'era Della Valle alla guida della Fiorentina, Mencucci dixit. Certo, non è che a questo punto cambi un granché tra il totalizzare 45 punti in campionato o farne 48 ma la prospettiva di poter quantomeno far meglio - numericamente parlando - dell'ultima stagione di Prandelli sulla panchina viola, la soddisfazione per Guerini di sigillare la propria carriera da allenatore con sei punti in due partite e il degno quanto doveroso congedo davanti ai propri tifosi con una vittoria (successo che al 'Franchi' manca ormai da cinque turni interni, quando i viola sconfissero per 2-0 il Cesena) potrebbero essere motivazioni sufficienti per invogliare quanto più possibile gli undici viola che scenderanno in campo.
Del resto ormai il terrore della Serie B è stato definitivamente allontanato ed in casa viola si pensa solo a festeggiare (il termine non giunge certo a sproposito...) una salvezza ottenuta dopo nove mesi di passione, tra due inaspettati esoneri, viaggi segreti in treno e pugni sul viso. Un cocktail davvero unico nel suo genere. Una pozione micidiale dalla quale però la società viola ha intenzione di ripartire, archiviando al più presto questa terribile annata traendone però, nel contempo, gli insegnamenti necessari per ricostruire la squadra del prossimo anno, una compagine che dopo due anni di non-gioco e di risultati altalenanti dovrà innanzitutto riconquistare la vicinanza dei tifosi e, di conseguenza, lottare per le zone più nobili della classifica.