UN BELDÌ VEDREMO, La presentazione del libro (live)
E' cominciata, nella sala stampa dell'Artemio Franchi, la presentazione del libro di Paolo Beldì, "Un Beldì vedremo...". Beldì è stato il regista storico della trasmissione "Quelli che il calcio". Il libro raccoglie tutti gli articoli di Beldì, dal 2007 ad oggi, pubblicati sul settimanale "TuttoViola". Intervengono Mencucci, Corvino, e presenterà Gianfranco Monti. Ecco le prime parole di Monti che fa da padrone di casa: "Beldì per me è un fratello. E' un tifoso viola esiliato a Novara, parla soltanto di Fiorentina, ha messo 800 volte l'inno della Fiorentina in trasmissione senza pagare penali." E' la volta di Mencucci: "Molti lo definiscono un tifoso, io lo definisco un amico vero. L'esempio sono le 800 volte che lui ha passato l'inno durante "Quelli che il calcio". Grazie a lui, il brand della Fiorentina ne ha beneficiato e non poco. Lui è un tifoso da trasferta, seppur "sui generis". Sono quelli che soffrono di più ed hanno tutto il mio apprezzamento. L'incasso delle vendite del libro sarà devoluto alla cooperativa Matrix e questo accresce ancora di più il valore di Paolo." Prende la parola Corvino: "Non ho avuto difficoltà a contribuire a questo libro, perchè paolo è un amico che non ha mai tradito, al quale si può chiedere aiuto e confrontarsi nei momenti difficili.
Paolo è un tifoso diverso ed in lui rivedo la figura di mio padre, tifoso viola lontano da Firenze. Essere tifosi da lontano non è facile e vedo Paolo in quell'ottica, mi ricorda mio padre.Paolo mi ha detto di far veloce a vincere lo scudetto...io amo dire che abbiamo fatto 4 miracoli negli anni scorsi, titoli con le giovanili, di più non si può fare, io mi accontento dello scudetto della soddisfazione di aver vissuto anni stupendi." E' il turno di Luigi La Serpe, direttore di TuttoViola, e Massimo Pieri editore del giornale: "Noi siamo schierati con la Fiorentina, con la società, siamo tifosi della Fiorentina. Non ci interessa se c'è Tendi, Bertoni, Antognoni, Batistuta o Mutu, noi siamo tifosi a prescindere. Non speravamo di avere Paolo Beldì tra di noi e fu una bellissima sorpresa. Noi da Paolo abbiamo imparato tantissimo, perchè è un tifoso vero, puro. E ricordiamoci che i veri presidenti della Fiorentina siamo noi tifosi, perchè i giocatori passano ma i tifosi restano."
La parola finale a Paolo Beldì: "Mio padre era vagamente interista, mia madre era milanista, ovviamente li ho fatti diventare tifosi viola. Io ho cominciato a tifare Fiorentina per merito di Kurt Hamrin. Io sono alto (o basso) 1,69, e Hamrin è alto 1,69. Questo per me è un orgoglio, Hamrin è il mio idolo incontrastato. Ringrazio tutti, la Fiorentina, i fratelli Della Valle, e forza Fiorentina".