UN ANNO DI FIORENTINA
Seneca scriveva che 'non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare'. Il maestrale che ha spirato sulle vele della Fiorentina, però, ha segnato la via. Un 2009 bellissimo, l'anno più splendente, quello della consapevolezza, quello delle imprese, quello dei sogni e quello delle realtà. Un anno che si è aperto con due addii importanti, Pazzini ed Osvaldo, e che si apre con il benvenuto al triennale desiderio di mercato Felipe. Un 2009 fatto di giorni, lunghi, di ansia e di aspettative, ma anche di opere e fatti concreti. Come la rimonta di Genova con un Fenomeno uber alles, come la Champions conquistata grazie al gol di Jorgensen, bandiera e simbolo dell'onestà e della saggezza, uomo copertina della filosofia prandelliana, in quel di Lecce. Poi il mercato, i mugugni, un Melo che se ne va, uno Zanetti ed un Marchionni che arrivano, poi il freddo di Cortina ed il calore del Franchi nel preliminare contro lo Sporting. Imprese, già.
Un sorteggio che pareva più impervio delle Alpi e che invece è stato superato dalla Fiorentina con gare che resteranno a lungo nella storia gigliata, 2-1 ad Anfield su tutte. E poi ancora, l'addio (arrivederci) di Andrea Della Valle alla presidenza, i 'rosicatori' ed il sorteggio di Nyon. Fiorentina contro Bayern Monaco. Ma qui si apre una nuova pagina, quella intitolata 2010. Quello in cui Firenzeviola.it vi da il benvenuto, con aggiornamenti ogni 30 minuti sui 'best moments' dell'annata che si è appena chiusa.