UN'ALTRA OCCASIONE SPRECATA
La decima vittoria consecutiva in campionato cancellata da Nzola con lo Spezia, stesso discorso per quella europea annullata da una rimonta del Lech Poznan che per poco costava carissima. Sembra esserci una sorta di maledizione in casa viola di fronte al decimo successo ma statistiche a parte quel che ha deluso di più giovedì sera è stato l’approccio sbagliato di chi avrebbe dovuto sfruttare al massimo l’opportunità di tornare titolare.
Così se sul fronte Venuti pressioni ambientali e qualche limite tecnico sembrano spiegare a sufficienza le difficoltà collezionate negli ultimi due anni, le stesse che spingeranno il club a non rinnovare il contratto, è stato soprattutto l’atteggiamento di Jovic a indispettire la tifoseria, già memore di un’annata in cui il serbo solo raramente è parso pienamente coinvolto nel progetto tattico di Italiano. Di tutte le prestazioni in maglia viola quella contro il Lech Poznan è parsa la più negativa, più per l’atteggiamento indolente in campo che non per l’errore sotto porta (che tuttavia avrebbe risparmiato parecchi spaventi).
Inevitabile che per molti la storia tra Jovic e la Fiorentina debba già essere al capolinea, altrettanto che la complessa formula biennale con la quale è arrivato dal Real Madrid rappresenti un primo ostacolo da superare nel corso del prossimo mercato estivo. Quando probabilmente nemmeno l’attaccante farà di tutto per restare ma anche quando la Fiorentina dovrà nuovamente fare i conti con un attacco nel quale, ancora oggi, non sembrano esserci alternative spendibili a un Cabral diventato negli ultimi mesi a dir poco indispensabile.