TUTTO SULLE POSSIBILI AVVERSARIE AI QUARTI
Lo sguardo è al futuro. Certo, come dimenticare l'impresa di Liverpool ed i rigori vincenti dei gladiatori viola.. Però, dopo il passaggio del turno contro l'Everton di David Moyes, la Fiorentina deve pensare a domani. Occhi puntati sulla Svizzera dunque, perché a Nyon ci sarà il sorteggio dei quarti di finale. Quale sarà l'avversaria della Fiorentina? Contro chi giocheranno i viola? Questo lo speciale di Firenzeviola.it con le schede di tutte le papabili avversarie dei gigliati.
(*= Stasera si disputeranno Rangers-Werder e Bolton-Sporting e sapremo quale delle quattro si qualificherà ai quarti di finale)
BAYERN MONACO (5 stelle)
Primo con 50 punti in Bundesliga, è la grande favorita per la vittoria finale di Coppa Uefa. Una squadra dal palmares ricchissimo, che va da 5 Champions a 2 Intercontinentali, da 1 Coppa della Coppe a 1 Coppa Uefa. Tantissime le stelle in forza ai bavaresi: Kahn e Rensing, passato e presente della nazionale tedesca, si dividono un posto tra i pali. In difesa ci sono tanti nazionali: si va da Lucio, centrale brasiliano, a Sagnol, terzino della Francia, da Lahm, terzino della nazionale tedesca, a Demichelis, centrale argentino, passando dal danese Jansen sino ad arrivare al giovane Breno che solo qualche tempo fa pareva prossimo al passaggio in viola. A centrocampo la stella indiscussa è "Scarface" Ribery; con lui il funambolo carioca Zè Roberto, l'ala turca Altintop, il giovane fenomeno tedesco Schweinsteiger ed il mastino olandese Van Bommel. In attacco c'è forse la coppia meglio assortita d'Europa: l'ex viola Luca Toni ed il cannoniere tedesco Klose.
PSV (4 stelle)
Eliminati a sorpresa in Champions dal Fenerbache e dall'Inter ai gironi, i biancorossi, con una Champions ed una Uefa in bacheca, sono attualmente primi in Eredivisie. Una squadra solida, compatta, con tanti ottimi giocatori. In porta c'è il brasiliano Gomes, annoverato dagli addetti ai lavori come uno tra i migliori d'Europa. In difesa c'è il talento Rajkovic con il brasiliano Alcides, l'ex Liverpool Kromkamp e Salcido, che con Ujfalusi è prossimo al passaggio all'Atletico Madrid: una retroguardia non certo sensazionale ma neanche da sottovalutare. A centrocampo tanta classe operaia e qualche individualità di spicco, come Aissati o Culina. In attacco c'è il pezzo forte, ovvero quel peruviano Farfan che tanto piace alla Fiorentina e che con il numero dieci del PSV, Koevermans, forma una coppia di tutto rispetto. Negli ottavi eliminata una delle grandi favorite, il Tottenham di Juande Ramos.
WERDER BREMA (4 stelle) (*)
Un palmares di tutto rispetto per i tedeschi del Werder brema, guidati dal teutonico Schaaf. In Champions sono arrivati terzi nel girone, davanti alla Lazio e dietro a Real Madrid ed ai greci dell'Olympiakos. In Bundesliga i verdi occupano attualmente la seconda piazza, a sette lunghezze dal Bayern di Luca Toni. in porta c'è Wiese, autore di due errori clamorosi all'andata contro i Rangers, in difesa spiccano i nomi del brasiliano Naldo e del tedesco Mertesacker, entrambi da tempo sul taccuino della Fiorentina. A completare il pacchetto arretrato, ci sono l'ex Ajax Pasanen ed il naturalizzato tedesco Owomoyela. A centrocampo i due giocatori che alzano, e di molto, il tasso qualitativo del Werder: su tutti Diego, considerato dagli addetti ai lavori tra i più forti trequartisti attualmente in attività e poi Borowski, seguito tra gli altri dai viola e vera e propria diga del centrocampo insieme a Frings. Con loro il danese Jensen, tecnico ma di grande quantità ed il croato Vranjes. In attacco, artiglieria pesante con il croato Klasnic e con l'ivoriano Sanogo, tandem offensivo davvero pericoloso che vede anche lo svedese Rosenberg ed il giovane teutonico Hunt, quali alternative di lusso.
BAYER LEVERKUSEN (3 stelle)
Quarti in Bundesliga, i tedeschi sono arrivati pochi anni fa ad un passo dal conquistare una storica Champions League. In bacheca, in Europa, c'è una Coppa Uefa, datata 1987/88. Un collettivo compatto, senza campionissimi dal valore assoluto, ma tanti ottimi giocatori che spesso impensieriscono gli avversari. In porta c'è il tedesco Adler, considerato in patria l'erede di Kahn. In difesa tanto onesti lavoratori, tra i quali spiccano il teutonico Freidrich e Gonzalo Castro. A centrocampo l'insidia maggiore viene da Barnetta, esterno svizzero pericoloso negli inserimenti, mentre in attacco c'è l'ultimo capocannoniere della Bundesliga, il greco Gekas, in tandem con Kiessling, con il bosniaco Bararez a supporto.
GLASGOW RANGERS (3 stelle) (*)
Fuori in Champions nei gironi per mano di Barcellona e Lione, gli scozzesi sono attualmente primi in Premier con quattro lunghezze di vantaggio sui cugini del Celtic. Una rosa molto scozzese quella a disposizione del tecnico Smith, con McGregor tra i pali e difesa composta da giocatori che fanno del fisico e della resistenza la loro forza, come Weir, Broadfoot o lo spagnolo Cuellar ed il bosniaco Papac. A centrocampo c'è lo storico capitano dei Rangers, Barry Ferguson, insieme al transalpino Hemdany ed allo statuinitense Beasle, mentre in attacco la forza e la potenza di Boyd è completata dalla velocità e dalla rapidità del piccolo iberico Nacho Novo o dalle incursioni dello scozzese McCullogh.
BOLTON (3 stelle) (*)
Rischia seriamente di retrocedere il Bolton in Premier: 25 punti dopo 28 partite, terzultimo posto e squadra in netta crisi. Eppure la qualità non mancherebbe agli Wanderers, che ai sedicesimi hanno eliminato nientemeno che l'Atletico Madrid. In porta c'è l'affidabile finlendese Jaaskelainen, in difesa Gary Cahill ed il terzino di Trinidad & Tobago, Samuel, sono gli uomini chiave. Con loro l'ivoriano Meitè, il francese Cid o il giamaicano Gardner, senza scordare l'ex Under 21 inglese Hunt. A centrocampo c'è Ivan Campo, il "capellone" ex Real Madrid, lento ma dalla tecnica sopraffina, insiema a Mikel Alonso, una sorta di Xabi Alonso meno potente e meno tecnico. Con loro c'è l'iraniano Teymourian, lo svizzero Dzemaili e soprattutto McCann e Nolan. In attacco spazio alla fantasia ed all'estro del discusso senegalese Diouf, che spesso fa coppia con uno tra l'islandese Helguson o con il sempreverde inglese Davies.
SPORTING LISBONA (3 stelle) (*)
Fuori nei gironi di Champions per mano di Manchester United e Roma, i lusitani nei sedicesimi hanno fatto fuori il Basilea, ex squadra del mediano viola Kuzmanovic. Una Coppa delle Coppe in bacheca ma soprattutto una miriade di trofei in patria, i biancoverdi schierano in porta il giovanissimo Rui Patricio, classe '88 e considerato in Portogallo l'erede di Vitor Baia. In difesa Anderson Polga è il perno centrale, al suo fianco i portoghesi Tonel ed Abel e l'argentino Grimi, arrivato a gennaio allo Sporting dal Milan. Miguel Veloso, obiettivo caldo del mercato viola, giostrerà il gioco davanti alla difesa mentre trequartista sarà un altro obiettivo gigliato, Joao Moutinho. Ai loro lati, il russo Izmailov ed uno tra il talento argentino Romagnoli e Vukcevic. In attacco spazio a Liedson, bomber assoluto dei biancoverdi, accanto a lui agisce il giovane brasiliano Rodrigo Tiui.
GETAFE (2 stelle)
In Uefa dopo la grande stagione di Schuster, ora tecnico del Real Madrid, il Getafe è attualmente decimo in Liga. Tra i pali c'è l'argentino Ustari, che piace tanto al Milan. In difesa l'ex rossonero Contra, insieme al capitano Belenguer, classe '72 e grande esperienza sui campi da gioco, e agli argentini Diaz e Licht. A centrocampo poca qualità ma tanta quantità, con Granero e De La Red, entrambi scuola Real Madrid, con il potente spagnolo Casquero, temibili nelle conclusioni da fuori e con l'uruguagio Albin. In attacco Braulio, Kepa e Uche si alternano: una rosa senza nomi di spicco, dunque, ma un collettivo che ha eliminato sinora l'Aek e che nei gironi è arrivato davanti a Tottenham ed Anderlecht. Eliminato a sorpresa agli ottavi il Benfica di Rui Costa, una cliente difficile ed ostica, nonostante l'assenza di fenomeni di rilievo.
ZENIT SAN PIETROBURGO (1 stella)
L'ammazzagrandi per eccellenza. Elimina prima l'AZ nei gironi, poi Villarreal e Marsiglia tra sedicesimi ed ottavi. Una mina vagante, che ora è nel periodo di pausa del campionato che in Russia riprenderà il 16 marzo. L'ultima stagione lo Zenith ha vinto il campionato, dopo che la Gazprom, colosso petrolifero, l'ha rilevato ed affidata all'olandese Advocaat. Il portiere è il russo Malafeev, nato e cresciuto nello Zenith. Anyukov, il belga Lombaerts ed il coreano Kim sono i perni della difesa, mentre è a centrocampo che c'è la vera stella dei russi: si tratta dell'ucraino Tymoschuk, ex Shakthar e sul taccuino di molte big europee. Con lui l'olandese, ex Rangers, Ricksen ed il giovane russo Fayzulin, cresciuto nell'Okean. In attacco due nazionali russi: Pogrebnyak, artefice dell'eliminazione dell'OM ed Arshavin.