TRIPLO EFFETTO
Potremmo chiamarlo "effetto trasferta". Oppure, direttamente "effetto-Stadium". Inteso come quello di Torino, chiaramente. E non tanto perché l'ultima volta che la Fiorentina ha giocato in casa della Juventus ha vinto (1-2 semifinale di Coppa Italia), tanto più per le sei vittorie (su 13) conquistate lontano dal Franchi dalla squadra di Paulo Sousa. Segno che la Fiorentina gioca e segna (e vince) allo stesso modo sia in casa che in trasferta.
Anzi, in Europa League addirittura i viola hanno costruito gran parte della qualificazione sui punti conquistati in trasferta (7 su 10). L'ultimo ko in campionato, invece, risale a Napoli, che non ha lasciato comunque l'amaro in bocca vista la prestazione ben al di sopra della media fornita dai viola. Ecco perché, al di là di tutto, la gara di domani sera si presenta come la più classica "sfida da tripla".
In tutto questo, a proposito di "triple", occhi puntati - oltre che sugli attaccanti bianconeri Dybala e Mandzukic - anche su Nikola Kalinic, che sfiderà a distanza il suo amico/nemico croato sognando, magari, un'altra serata come quella di San Siro contro l'Inter. Decisa, per l'appunto, dalla sua "tripla" magia.