TRASFERTA STREGATA
L'importante era vincere ed è stato fatto. Il resto non conta: non contava il gioco, che anche ieri nel corso della prima frazione ha mostrato lacune impressionanti, bensì l'atteggiamento, che ieri - grazie soprattutto ad un secondo tempo magistrale di Montolivo - è venuto fuori ed ha permesso di conquistare i tre punti. Adesso la classifica fa meno paura, ed il pareggio del Lecce ha agevolato sicuramente le cose ai viola. La paura di finire nel baratro c'è sempre, ben inteso, ma l'approccio alle prossime partite potrà essere sicuramente diverso.
Sin dal prossimo appuntamento del Tardini, dove un Parma assetato di vendetta dopo gli ultimi disastri arbitrali proverà ad inguaiare nuovamente i viola, che invece con una vittoria potrebbero definitivamente tirarsi fuori, forse una volta per tutte, dalla lotta per la retrocessione e potrebbe addirittura permettere di guardare la classifica con un pizzico di ottimismo in più (i viola potrebbero incredibilmente trovarsi all'ottavo posto con i tre punti, a sole quattro lunghezze dalla Roma). Ci sarà tuttavia da tener conto di un gioco che ancora latita in casa viola, che dovrà peraltro fare a meno per i prossimi due turni di Stevan Jovetic, l'uomo che ha segnato più del 50% dei gol dei viola e che ha segnato tre dei soli quattro centri gigliati in trasferta. E i prossimi due turni sono trasferte: a buon intenditor poche parole.
La truppa viola si è ritrovata sin da oggi agli ordini di Delio Rossi preparare la prossima sfida di Parma: ci sarà da capire quali saranno le condizioni di Valon Behrami, assente ieri per un problema al muscolo popliteo, e se Rossi potrà finalmente riavere a disposizione dopo tempo immemore Kharja, che dopo la Coppa d'Africa (in cui peraltro ha ben figurato) non ha più rivisto il campo per problemi fisici. Del resto, di questi tempi, recuperi a centrocampo sono davvero oro colato.