TRA STRAPPI E BOTTE DI...

04.03.2012 19:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
Firenzeviola.it
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© foto di Firenze Viola

La buona sorte, figuriamoci, probabilmente nemmeno sa dove stia di casa la Fiorentina, ma non sembrerebbe proprio il caso, almeno stasera, di rifersela con un destino baro e cinico. A cosa ci riferiamo, anche a fronte di uno stop di Jovetic che comunque pare debba saltare Parma e Catania? Semplicissimo, facciamo riferimento al traversone arrivato dalla sinistra, poco dopo il quarto d'ora della ripresa, dal piede del solito, volenteroso, Pasqual.

Perchè quel colpo di testa di Moras finito alle spalle di Antonioli è stata vera e propria manna dal cielo per i viola. Un'autorete che, come abbiamo già scritto (LEGGI QUI),  ha liberato i viola dagli incubi e dai fantasmi di una partita che si stava mettendo male. E' apparso del resto evidente lo smarrimento della squadra gigliata al momento del cambio tra Cerci e Jovetic. Sia per il valore di JoJo negli equilibri del gruppo, sia per il suo peso decisivo nelle realizzazioni della Fiorentina, ben oltre il 50%).

Lo stesso Cerci, del resto, sembrava fin troppo spiazzato all'idea di sostituire il montenegrino, tanto da impiegarci svariati minuti in più prima di prepararsi ed entrare in campo. Da quel momento in poi, comunque, la Fiorentina andava in confusione senza arrivare praticamente al tiro, fondamentale regola per sperare di arrivare al gol. Ecco che, di fatto, il buon Moras ha fatto un gran regalo alla Fiorentina che, altrimenti, rischiava di arenarsi su un pareggio che avrebbe per forza deluso.

I tifosi, dal canto loro, hanno risposto immediatamente alla chiamata della società, regalando un colpo d'occhio comunque diverso da una tribuna autorità dove un preoccupato Andrea Della Valle seguiva il primo tempo in assoluta solitudine. Certo, il rfierimento al concetto di lingua marchigiana appllicata al "progetto", è apparso tanto attinente quanto ironico, ma di fatto la squadra ha ricevuto sempre grande sostegno. Adesso, dunque, la zona calda è un po' più lontana, seppure l'idea di uno strappo che costringa Jovetic a stare fuori per almeno 10 giorni non suoni proprio come una fortuna. Servirà quindi una Viola battagliera, che la botta di buona sorte (per non usare termini più forti) odierna vada a cercarsela a Parma e Catania, altrimenti le paludi della bassa classifica potrebbero purtroppo tornare d'attualità.