TRA L'INCUDINE E IL MARTELLO

19.04.2011 14:15 di  Marco Sarti   vedi letture
TRA L'INCUDINE E IL MARTELLO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Norbura Murara Neto è sbarcato a Firenze il 17 gennaio 2011. Ancora non è mai sceso in campo con la nuova maglia e pare difficile che possa giocare anche in quest'ultimo scorcio di campionato. Perché? E' presto detto, la situazione dei portieri in casa viola è al limite del caos, sono cinque i titolari o presunti tali che concorrono per un posto: Boruc, Frey, Neto, Seculin, Avramov. Detto che gli ultimi due sono fuori dai giochi - il penultimo perché impegnato nelle speriamo prossime Final Eight di campionato Primavera e l'ultimo perché non offre tantissime garanzie rispetto agli altri - restano i primi tre, tutti titolari, tutti nazionali (allenatori permettendo) e tutti portieri di ottime qualità. La storia del reparto è ormai conosciuta ai più, Boruc è stato evidentemente un ottimo affare di Pantaleo Corvino ma ha, suo malgrado, portato un certo nervosismo in Frey, il quale a prescindere dall'infortunio, non sembrava essere contentissimo della scelta fatta dalla società. Adesso, smaltito l'infortunio, Frey è tornato disponibile e presumibilmente vorrà giocare e contendersi il posto con colui che finora ha dato ampie garanzie di affidabilità come l'ex Celtic.

Ma, oltre il fatto tecnico c'è anche la questione economica da tenere in conto. Uno tra Frey e Boruc andrà via (presumibilmente il polacco) e la società avrebbe tutto l'interesse a farlo giocare perché in caso contrario la sua quotazione di mercato potrebbe inesorabilmente abbassarsi.

A questo punto, il giovane Neto sembra stretto tra la classica incudine ed il classico martello: quella tecnica e agonistica di Sebastien Frey desideroso di tornare protagonista e quella economica di Artur Boruc che dovrebbe giocare per essere venduto al miglior prezzo possibile. Di sicuro non una situazione facile per il 23enne brasiliano che vede tra l'altro allontanarsi la Nazionale causa l'impossibilità di impiego nella Fiorentina. Mihajlovic avrà - come se non bastasse - un'ennesima bella gatta da pelare: scegliere il futuro di Neto, scegliere la voglia di Frey o fare l'aziendalista e scegliere Boruc? Ai posteri l'ardua sentenza..